Il quarto volume di “Avatar, the last
Airbender” è strettamente collegato ai precedenti, gli eventi
convergono ed evolvono arrivando all'apice, ovviamente non
rappresenta una conclusione delle storie a fumetti dedicate ad Aang
ed anzi ne vengono gettate le basi per poterle continuare ancora a
lungo ma se non li avete ancora letti potrebbe esserci qualche
spoiler.
Dopo “La ricerca” Zuko torna nella Nazione del Fuoco e si ritrova ad affrontare alcuni suoi sudditi convinti che non sia un buon sovrano in quanto lo giudicano debole, convinti che l'unico a garantire la sicurezza della nazione sia Ozai si organizzano per rimetterlo sul trono. Dopo un fallimentare attentato cercano di sfruttare la paura dei cittadini della capitale quando degli spiriti oscuri noti come
kemurikage, antichi più della
nazione stessa, iniziano a rapire i bambini organizzando ronde e
dichiarando coprifuoco senza autorizzazioni incolpando il Signore del
Fuoco di essere un debole e non trovare una soluzione. Per scoprire
qualcosa sugli spiriti Zuko chiede aiuto ad Aang e la situazione si
rivela più complicata del previsto, suo malgrado si ritroverà a
prendere decisioni drastiche mettendo a repentaglio la libertà dei
cittadini.
Svolgendosi praticamente in parallelo con “La frattura” Aang ha un ruolo di contorno lasciando il campo a Mei, ancora infuriata con Zuko per come l'ha trattata in “La promessa”, Ty Lee ed ovviamente lo stesso Zuko, la sua evoluzione l'ha giustamente reso uno dei preferiti di tutta la serie quindi non è strano che sia così spesso al centro degli eventi.
Come sempre gli autori si concentrano
su temi estremamente seri, ed in questo caso decisamente attuali,
nonostante siano raccontati in modo molto semplice, data la sua
indole mite e gentile Zuko non rappresenta l'ideale dell'”uomo
forte”, qualsiasi cosa voglia dire, che troppo spesso nella storia
della razza umana è visto come unico in grado di dare delle
sicurezze ma sempre a caro prezzo.
Anche la famiglia risulterà un tema fondamentale e quella di Zuko è sicuramente quella più disfunzionale di tutta la serie, Ursa farà i conti con il suo passato, ancora terrorizzata per quello che ha vissuto a causa di Ozai e che ne condiziona il rapporto con la figlioletta ed Hiro, nella sua purtroppo breve apparizione, esprime tutta la sua profondità parlando della perdita dell'unico figlio. E vediamo l'interpretazione folle di Azula del suo concetto di amore fraterno.
Dopo “La ricerca” Zuko torna nella Nazione del Fuoco e si ritrova ad affrontare alcuni suoi sudditi convinti che non sia un buon sovrano in quanto lo giudicano debole, convinti che l'unico a garantire la sicurezza della nazione sia Ozai si organizzano per rimetterlo sul trono. Dopo un fallimentare attentato cercano di sfruttare la paura dei cittadini della capitale quando degli spiriti oscuri noti come
Una kemurikage |
Svolgendosi praticamente in parallelo con “La frattura” Aang ha un ruolo di contorno lasciando il campo a Mei, ancora infuriata con Zuko per come l'ha trattata in “La promessa”, Ty Lee ed ovviamente lo stesso Zuko, la sua evoluzione l'ha giustamente reso uno dei preferiti di tutta la serie quindi non è strano che sia così spesso al centro degli eventi.
Hiro e Ursa |
Anche la famiglia risulterà un tema fondamentale e quella di Zuko è sicuramente quella più disfunzionale di tutta la serie, Ursa farà i conti con il suo passato, ancora terrorizzata per quello che ha vissuto a causa di Ozai e che ne condiziona il rapporto con la figlioletta ed Hiro, nella sua purtroppo breve apparizione, esprime tutta la sua profondità parlando della perdita dell'unico figlio. E vediamo l'interpretazione folle di Azula del suo concetto di amore fraterno.
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