mercoledì 7 settembre 2022

Guida non ufficiale a Sandman

 


Simone Rastelli, collaboratore da lunga data de “Lo Spazio Bianco”, espone un'analisi molto profonda e personale dell'opera più nota di Neil Gaiman, stabilendo come fonti primarie i 75 numeri della serie e secondarie le opere ambiante in quel mondo, ad esempio la miniserie “Books of Magic” e “Sandman Overture”, si rivolge esclusivamente a chi ha letto più volte la saga del Signore dei Sogni e la conosce molto bene.
“Sandman” ha rappresentato per il fumetto seriale americano un vero punto di svolta, il solo fatto che nonostante il successo di pubblico e critica abbia avuto una conclusione è un'importante rottura del sistema narrativo tipico dei comics e l'essere rivolto esplicitamente ad un pubblico maturo permetteva di cimentarsi in generi e tematiche che fino ad allora erano riservate a circuiti più di nicchia, come l'autoproduzione, piuttosto che alla grande distribuzione. È comunque interessante notare come l'inizio della saga seguisse le regole tipiche del lancio di una nuova testata utilizzando personaggi noti per attirare lettori, ben presto si sarebbe separato in modo netto dalla linea temporale ufficiale Dc di quel periodo limitandosi ad utilizzare principalmente personaggi minori che potevano funzionare in ogni contesto e senza una conoscenza da parte dei lettori.
Il rapporto fra gli Eterni è ampiamente trattato da Rastelli soprattutto, come è ovvio, la conflittualità fra Sogno e Desiderio che molto spesso ha fatto da fattore scatenante per tanti eventi, analizza il ruolo di ognuno di essi, come l'affrontano e lo vivono applicando una propria visione, l'autore si concentra soprattutto su Death, Sogno e Distruzione dando un' interessantissima interpretazione in cui io personalmente ci ho visto una certa dose di metanarrativa.
Parla, con qualche congettura, di come Gaiman lasci volutamente dei punti oscuri nella narrazione per mantenere il lettore partecipe nella lettura con quelli che possono sembrare contraddizioni o errori che invece si rivelano interessantissimi punti di riflessione, un esempio è la differenza dell'Inferno con l'Ade in cui scende Orfeo per ritrovare Euridice. Qui si trova di fronte Ade e Persefone poiché nella sua cultura erano loro a rappresentare l'aldilà, Lucifero sarebbe giunto molto dopo però egli stesso afferma che era stato custode dell'Inferno per dieci milioni di anni dando il via a molte possibili interpretazioni.
In alcuni punti della lettura mi sono ritrovato ad annuire, come se fosse una chiacchierata con un altro appassionato che mi faceva notare dettagli, alcuni così evidenti da non essere notati, trovandomi alcune volte in totale accordo su alcuni punti e per niente in altri, per esempio avrei preferito che avesse dato maggiore spazio alla sezione del lettering che secondo me ha trattato troppo velocemente.
Pubblicato nel 2021 dalla NPE mostra come “Sandman”, oggi come allora, sia unico e fuori da ogni schema.


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