Le divinità esistono e camminano fra noi, nate dalla fede dell'umanità questa è la fonte non solo del potere ma anche della loro stessa esistenza. Neil Gaiman inserisce questo concetto nel suo fumetto “Sandman”, pubblicato dalla DC Comics (se non l'avete ancora letto vi suggerisco caldamente di farlo), e lo approfondisce in questo libro del 2001.
L'ex galeotto Shadow sta tornando a casa per il funerale della moglie Laura, morta in un incidente stradale, ed un uomo che si fa chiamare Wednesday lo convince a lavorare per lui facendosi accompagnare in un viaggio attraverso gli Stati Uniti per incontrare strana gente che scoprirà essere proprio antiche divinità. Infatti queste divinità con i loro panteon ed altri personaggi mitologici sono così profondamente collegati a storia e cultura delle civiltà che le adorano al punto che gli hanno seguiti nei viaggi che, nel corso dei secoli, gli hanno portati fino in America legandoli a quella terra lontana da casa. Quelle riuscite ad arrivare fino ai giorni nostri non se la passano molto bene, costretti a vivere di espedienti ottengono solo il minimo indispensabile di ciò che più si avvicina alla fede per andare avanti con la loro esistenza. Suo malgrado Shadow si troverà al centro di uno scontro generazionale fra loro e le nuove divinità, frutto della fede dei viventi dei tempi odierni, che si dimostrano molto interessate a lui al punto di minacciarlo ed arrivare a rapirlo. A salvarlo da quella situazione disperata sarà proprio Laura, tornata dalla tomba in una sorta di vita apparente che non gli risparmierà una progressiva decomposizione sempre più accentuata ogni volta che s'incontreranno.
Fra le divinità principali abbiamo Odino, molto simile a quello delle leggende, il ragno Anansi, qui un ometto molto gioviale noto come Signor Nancy, ed un'oscura divinità nota come Chernobog, figura abbastanza misteriosa del folklore slavo, e non mancano creature mitologiche e folkloristiche quali leprecauni e minotauri.
Gaiman racconta con amarezza come le vecchie divinità tirano avanti e per mantenere il lettore attento e partecipe non descrive in modo eccessivo le leggende originali, in questo modo accende la curiosità di scoprire a quali si è ispirato per meglio approfondirne la conoscenza.
Evidenzia come umanità e divinità siano connessi, alle seconde serve la fede dei primi per poter esistere ed esercitare il loro potere su di essi, inoltre rimarca il fatto che è quasi insito nella natura umana creare divinità sostituendo la magia dei tempi antichi con la tecnologia ed oggetti di uso quotidiano come la televisione.
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