mercoledì 27 marzo 2024

Il cacciatore del buio

 


Secondo libro del ciclo dedicato a Marcus e Sandra Vega, sono trascorsi tre anni dal loro incontro ed in questo lasso di tempo Marcus ha continuato nel suo lavoro d'investigazione maturando un certo malcontento verso i misteriosi capi di cui non sa nulla e che si rifiutano anche solo di parlargli direttamente dandogli istruzioni tramite Clemente. La cosa è aggravata dalla sensazione che lo intralcino deliberatamente negandogli risposte e risorse per proseguire le indagini su un caso di omicidio efferato che loro stessi gli avevano incaricato di risolvere nel più assoluto riserbo, questo alimenta la sua frustrazione e senso d'impotenza risvegliando in lui un lato aggressivo verso i criminali nel tentativo di riuscire a fare qualcosa. Marcus continua a domandarsi cosa fare della sua vita, privo di un passato per l'amnesia l'unica persona che conosce al di fuori di Clemente è Sandra, che rappresenta la vera prova della sua esistenza e che il suo operato conta qualcosa. La donna si è trasferita proprio a Roma iniziando una nuova vita, continuando il suo lavoro di fotorilevatrice per la polizia con nuovi colleghi e un compagno. Durante un sopralluogo per indagini personali sul luogo dell'omicidio di una coppia s'imbatte in Marcus che decide di aiutarla nelle indagini, in realtà la stava seguendo ma riceverà l'ordine d'indagare sullo stesso assassino che per il modus operandi in un successivo omicidio la stampa chiamerà il mostro di Roma.

Carrisi approfondisce molto il personaggio di Marcus, per quanto sia un investigatore esperto capace d'immedesimarsi con una persona per ricostruirne sensazioni e azioni su una scena del crimine il seguire Sandra senza mai rivelarsi, non riuscire a dare un nome ne tanto meno ad esternare quello che prova per lei è un aspetto infantile che però acquista un senso molto profondo se si considera quello che l'autore ci ha rivelato su di lui nel precedente libro.

Indagando i protagonisti rivelano una rete di protezione intorno all'assassino creata da quella che in apparenza sembra una setta religiosa ma che celebra il peccato, il peccato è il tema principale del romanzo ed a sottolinearlo è un misterioso personaggio che dimostra una conoscenza quasi soprannaturale dei peccati anche della persona più integerrima ricattandola per farsi rivelare dettagli sul caso.

mercoledì 13 marzo 2024

Superman Red Son

 


Anni '50, in piena Guerra Fredda gli Stati Uniti sono scossi dalla notizia delle incredibili imprese di un uomo avvistato in Unione Sovietica capace di volare e dotato di una forza prodigiosa, man mano che scoprono maggiori informazioni nei cittadini cresce la consapevolezza che ormai ogni loro arma e risorsa è ormai obsoleta. Il presidente degli Stati Uniti affida il compito di trovare un'arma in grado di contrastare questo Superman sovietico al più grande scienziato del paese Lex Luthor che fin da subito lo trasforma in una questione personale mettendo la distruzione di Superman davanti a tutto, compreso il suo matrimonio con la giornalista Lois Lane.


Questo Elseworld del 2003 in tre parti è ritenuto uno dei migliori, l'anno successivo ebbe la nomination come miglior serie limitata all'Eisner Award, lo scrittore Mark Millar fonde fatti e personaggi storici, come appunto la Guerra Fredda e Stalin, ed elementi supereroistici in cui la presenza di Superman spezza il precario equilibrio fra le superpotenze spingendo i vari paesi del mondo a cercare alleanze ed accordi con il Cremlino a discapito degli Stati Uniti che vedono la propria influenza crollare assieme alla sua economia.

La cosa riuscita della storia è che i personaggi restano fedeli alle loro nature, non abbiamo un Superman comunista cattivo ed un Lex Luthor capitalista buono, Superman ha sinceramente a cuore l'incolumità delle persone di tutto il mondo e Luthor è il classico arrogante e borioso megalomane che vede nell'Uomo d'Acciaio un rivale al suo ego smisurato.

In “Red Son” abbiamo probabilmente una delle versioni più divine di Superman in quanto sembra veramente onnipotente e niente possa fermarlo, forza, intelligenza e resistenza appaiono infinite e lo si associa veramente ad una divinità.

Ovviamente non mancano altri personaggi, Jimmy Olsen è un agente della CIA e diretto collaboratore di Luthor e ci sono anche Lana Lang e Pete Ross modificati per integrarsi nell'ambientazione. In qualità di rappresentate di temisciria, alleata dell'Unione Sovietica, Wonder Woman diventa una collaboratrice stretta dell'Uomo d'Acciaio che, anche in questo caso, rappresenta l'ordine e l'autorità con la missione autoimposta di rendere il mondo un posto migliore per l'umanità intera senza usare la forza ma comunque metodi estremi solo in apparenza meno violenti ma altrettanto discutibili. Ed ovviamente c'è Batman, che rappresenta la lotta al potere ed è il simbolo dei dissidenti.

In chiusura dalla recensione una piccola considerazione, che non va minimamente ad incidere sulla qualità dell'opera, al tempo della realizzazione della miniserie Mark Millar era uno stretto collaboratore di Grant Morrison e la sua influenza è molto evidente, si nota soprattutto nel finale ma anche nella visione divina di Superman che lo scrittore di Glasgow darà in “All Star Superman” che uscirà l'anno successivo.

mercoledì 6 marzo 2024

Superman annienta il klan

 


Pubblicata originariamente nel 2019 questa miniserie in tre episodi è la riproposta di un celebre arco narrativo del radiodramma di Superman degli anni '40 in cui l'eroe affrontava e sgominava il Klan della Kroce Ardente, un ovvio riferimento al Ku Kluz Klan, e ne riprende anche l'originale ambientazione nel 1946.

I Lee, famiglia cinoamericana, si trasferiscono da Chinatown nei sobborghi di Metropolis subito imbattendosi in comportamenti razzisti da parte di alcuni membri della comunità, sia velati, con allusioni sulla loro fortuna a trovare una bella casa, sia veri e propri insulti fino ad entrare nelle mire del klan che li minacciano in modo sempre più violento per scacciarli affinché la loro purezza non venga minacciata da altre razze, credi e religioni.

Superman assieme a Roberta e suo
fratello Tommy
Vera protagonista della storia è Roberta, la figlia minore dei Lee, che a differenza del fratello fatica ad integrarsi, un po' per timidezza un po' sentendosi fuori posto nel nuovo ambiente, e questo costituirà un parallelismo con Superman che anche lui si sente diverso dalle persone che ha intorno e teme che un giorno possano aver para di lui per questo. Il Superman della storia è quello agli albori della sua vita, non volava e si spostava saltando oppure correndo molto velocemente ed era privo di molti dei suoi poteri caratteristici, come la vista termica o a raggi x, riprendendo quello delle origini in cui era “solo”forte ed a prova di proiettile dando alla miniserie un tocco di metanarrativa, ma non vi svelo il come lasciandovelo scoprire leggendolo. La S su campo nero, come nei cartoni dello studio Fleischer, è una piccola chicca per gli appassionati.

I testi sono di Gene Luen Yang, autore dei fumetti dedicati alla serie “Avatar – The last Airbender” oltre che altri titoli per la DC ed anche la Marvel, che da alla storia un misto di semplicità e realismo

Jimmy e Lois

raccontando il razzismo nelle sue sfumature, da quello fanatico, in cui qualcuno si ritiene migliore in base a preconcetti su razza e religione, a quello in cui è sfruttato come buisness. Sinceramente non comprendo il motivo di ambientare la storia negli anni '40, per come vanno le cose potrebbe essere benissimo ambientata ai giorni nostri.

I disegni sono dello studio Gurihiru, professioniste che hanno lavorato assieme a Yang sulle miniserie dedicate all'Avatar Aang. Il loro stile è quello tipico dei manga e sebbene in altri contesti mi sia piaciuto onestamente trovo che si sposi poco bene con quello dei supereroi, Superman e Lois Lane sono degli adulti ed appaiono con un aspetto che li fa sembrare poco più che adolescenti ma essendo un fumetto dedicato ai più giovani è una scelta comprensibile. Infatti sono proprio i bambini quelli a cui è affidato il futuro e il compito di andare oltre le differenze e l'odio e costruire un domani migliore.