Nei primi anni 2000 su Nickelodeon
debutta “Avatar: the last airbender” che diventerà una delle
serie più importanti per l'animazione degli ultimi vent'anni, giunto
in Italia con il titolo “Avatar - la leggenda di Aang” la serie
si compone di tre intense stagioni in cui ci viene mostrato il mondo
fantastico in cui si muovono i protagonisti, personaggi che durante
la serie in modo differente crescono e maturano. Il successo ha
ispirato romanzi e fumetti che espandono ed approfondiscono quel
mondo rivolgendosi, per ovvie ragioni, a chi conosce bene storia e
personaggi.
|
Il Team Avatar |
Nel 2012 la Dark Horse pubblica una
miniserie in tre volumi, arrivata da noi dopo una lunga attesa nel
2020 grazie alla Tunué, che inizia subito dopo la serie diventando
di fatto la quarta stagione. Dopo l'incoronazione di Zuko a nuovo
Signore del Fuoco i nostri eroi festeggiano la fine della guerra a
Ba-Sing-Se, la capitale del Regno della Terra, ed è proprio in
quest'occasione che il neo sovrano, preoccupato dal peso della
corona, chiede ad Aang di promettergli di ucciderlo se dovesse fare
gli stessi errori del padre. Con grande riluttanza l'Avatar accetta,
in fondo convinto che l'amico non comincerà una nuova guerra sapendo
bene quanto è costata la Guerra dei Cento Anni. Assieme al re della
Terra si mettono all'opera per risanarne i danni, Zuko ritira subito
le truppe ed ordina agli abitanti della Nazione del Fuoco di
abbandonare le colonie costruite nel Regno della Terra nel corso di
un secolo. Sono molte e non sarà una cosa facile come si può
credere. Per tutte quelle persone le “colonie” erano le case in
cui erano sempre vissuti, senza aver nemmeno mai visitato il Regno
del Fuoco ne ignoravano usanze e tradizioni sviluppandone di proprie.
Dopo un anno Zuko comprende che per quella gente significherebbe
essere strappata dall'unica casa che abbiano mai conosciuto, revoca
l'ordine di rientro scatenando l'ira del popolo della Terra che li
vedono comunque come degli invasori nonostante siano civili come
loro.
La storia scritta da Gene Luen Yang
approfondisce le tematiche già
|
Un provato Zuko |
toccate nella serie esplorandone di
nuove, oltre agli evidenti temi della patria d'appartenenza,
dell'immigrazione e della convivenza fa anche un'interessante
riflessione sull'importanza di concentrarsi sul presente per poterlo
vivere al meglio e migliorarlo. Aang vuole ricreare il mondo che
conosceva quando è finito ibernato, legato a quei tempi ed
idealizzandoli non comprende quanto il mondo sia cambiato diventando
molto più complesso.
I personaggi che nel finale della serie
sembravano giunti alla piena maturazione si rivelano all'inizio del
loro vero cammino, Aang è diviso fra amicizia e responsabilità
della promessa fatta a Zuko e gli insegnamenti della sua cultura, di
cui è rimasto unico rappresentate, ed ucciderlo significherebbe
anche distruggerne un po' di quel poco che rimane venendo meno
all'importantissimo insegnamento di non uccidere, i colloqui con lo
spirito di Roku, che in più di un'occasione lo esorta a fare ciò
che è necessario per mantenere l'equilibrio cui entrambi anelano, lo
spingeranno a prendere una decisione maturando anche come Avatar.
Zuko si dimostra ancora una volta il
personaggio più tridimensionale di tutti, determinato al punto di
sfociare nella cocciutaggine, tipica del personaggio, nonostante i
dubbi e le insicurezze rimane fermo nelle sue decisioni e pur facendo
degli errori, come la promessa estorta ad Aang e rivolgersi al padre
per dei consigli, cresce come uomo e regnante.
|
Zuko ed Aang arriveranno a combattere l'uno contro l'altro? |
Ovviamente non mancano elementi
giocosi, non sarebbe “Avatar” altrimenti, e come nella serie sono
rappresentati da Sokka e Toph, la dominatrice della terra ha aperto
una scuola in cui insegnare il dominio del metallo a degli allievi ma
con scarsi risultati ed i siparietti più comici sono dati proprio
dagli inusuali tentativi di Sokka di stimolarli a progredire. Aang e
Katara, in una parodia delle coppie dei vecchi cartoni animati, fra
di loro si chiamano “tesoro” in continuazione con un certo
disappunto dei loro amici. Abbiamo anche un club dedicato proprio al
nostro dominatore dell'aria, a parte alcune gag di ragazzine in
visibilio per il loro idolo, come fosse un cantante o un attore, ne
vediamo altre che celebrano la cultura dei Nomadi dell'Aria con uno
studio di tradizioni ed usanze molto approfondito.
I disegni sono realizzati dallo Studio
Gurihiru, una coppia di autrici giapponesi che hanno principalmente
lavorato per gli USA, comprese Marvel e DC, sono estremamente fedeli
alla serie e realizzati con una cura tale che sembra di vederli
muovere.
Nessun commento:
Posta un commento