mercoledì 26 maggio 2021

Avatar The last airbender - La promessa

 


Nei primi anni 2000 su Nickelodeon debutta “Avatar: the last airbender” che diventerà una delle serie più importanti per l'animazione degli ultimi vent'anni, giunto in Italia con il titolo “Avatar - la leggenda di Aang” la serie si compone di tre intense stagioni in cui ci viene mostrato il mondo fantastico in cui si muovono i protagonisti, personaggi che durante la serie in modo differente crescono e maturano. Il successo ha ispirato romanzi e fumetti che espandono ed approfondiscono quel mondo rivolgendosi, per ovvie ragioni, a chi conosce bene storia e personaggi.
Il Team Avatar
Nel 2012 la Dark Horse pubblica una miniserie in tre volumi, arrivata da noi dopo una lunga attesa nel 2020 grazie alla Tunué, che inizia subito dopo la serie diventando di fatto la quarta stagione. Dopo l'incoronazione di Zuko a nuovo Signore del Fuoco i nostri eroi festeggiano la fine della guerra a Ba-Sing-Se, la capitale del Regno della Terra, ed è proprio in quest'occasione che il neo sovrano, preoccupato dal peso della corona, chiede ad Aang di promettergli di ucciderlo se dovesse fare gli stessi errori del padre. Con grande riluttanza l'Avatar accetta, in fondo convinto che l'amico non comincerà una nuova guerra sapendo bene quanto è costata la Guerra dei Cento Anni. Assieme al re della Terra si mettono all'opera per risanarne i danni, Zuko ritira subito le truppe ed ordina agli abitanti della Nazione del Fuoco di abbandonare le colonie costruite nel Regno della Terra nel corso di un secolo. Sono molte e non sarà una cosa facile come si può credere. Per tutte quelle persone le “colonie” erano le case in cui erano sempre vissuti, senza aver nemmeno mai visitato il Regno del Fuoco ne ignoravano usanze e tradizioni sviluppandone di proprie. Dopo un anno Zuko comprende che per quella gente significherebbe essere strappata dall'unica casa che abbiano mai conosciuto, revoca l'ordine di rientro scatenando l'ira del popolo della Terra che li vedono comunque come degli invasori nonostante siano civili come loro.
La storia scritta da Gene Luen Yang approfondisce le tematiche già
Un provato Zuko
toccate nella serie esplorandone di nuove, oltre agli evidenti temi della patria d'appartenenza, dell'immigrazione e della convivenza fa anche un'interessante riflessione sull'importanza di concentrarsi sul presente per poterlo vivere al meglio e migliorarlo. Aang vuole ricreare il mondo che conosceva quando è finito ibernato, legato a quei tempi ed idealizzandoli non comprende quanto il mondo sia cambiato diventando molto più complesso.
I personaggi che nel finale della serie sembravano giunti alla piena maturazione si rivelano all'inizio del loro vero cammino, Aang è diviso fra amicizia e responsabilità della promessa fatta a Zuko e gli insegnamenti della sua cultura, di cui è rimasto unico rappresentate, ed ucciderlo significherebbe anche distruggerne un po' di quel poco che rimane venendo meno all'importantissimo insegnamento di non uccidere, i colloqui con lo spirito di Roku, che in più di un'occasione lo esorta a fare ciò che è necessario per mantenere l'equilibrio cui entrambi anelano, lo spingeranno a prendere una decisione maturando anche come Avatar.
Zuko si dimostra ancora una volta il personaggio più tridimensionale di tutti, determinato al punto di sfociare nella cocciutaggine, tipica del personaggio, nonostante i dubbi e le insicurezze rimane fermo nelle sue decisioni e pur facendo degli errori, come la promessa estorta ad Aang e rivolgersi al padre per dei consigli, cresce come uomo e regnante.
Zuko ed Aang arriveranno
a combattere l'uno contro l'altro?
Ovviamente non mancano elementi giocosi, non sarebbe “Avatar” altrimenti, e come nella serie sono rappresentati da Sokka e Toph, la dominatrice della terra ha aperto una scuola in cui insegnare il dominio del metallo a degli allievi ma con scarsi risultati ed i siparietti più comici sono dati proprio dagli inusuali tentativi di Sokka di stimolarli a progredire. Aang e Katara, in una parodia delle coppie dei vecchi cartoni animati, fra di loro si chiamano “tesoro” in continuazione con un certo disappunto dei loro amici. Abbiamo anche un club dedicato proprio al nostro dominatore dell'aria, a parte alcune gag di ragazzine in visibilio per il loro idolo, come fosse un cantante o un attore, ne vediamo altre che celebrano la cultura dei Nomadi dell'Aria con uno studio di tradizioni ed usanze molto approfondito.
I disegni sono realizzati dallo Studio Gurihiru, una coppia di autrici giapponesi che hanno principalmente lavorato per gli USA, comprese Marvel e DC, sono estremamente fedeli alla serie e realizzati con una cura tale che sembra di vederli muovere.

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