mercoledì 19 maggio 2021

La fisica dei supereroi

 


Quante volte a scuola ci saremmo chiesti a cosa ci sarebbe servito nella vita sapere come funziona un pendolo o la differenza fra energia potenziale e cinetica, per mantenere vivo l'interesse e la curiosità soprattutto di questi studenti il professor James Kakalios, docente di fisica ed astronomia all'Università del Minesota, inizia ad utilizzare come esempi durante le lezioni i supereroi. Con me avrebbe sicuramente funzionato.
Appassionato di supereroi fin da bambino specifica subito ai lettori che non ha la pretesa di dare loro un'interpretazione realistica assoluta ma che si limiterà a precise situazioni che prenderà ad esempio concedendo delle “miracolose eccezioni”, come la miniaturizzazione o poteri di origine radioattiva, e li tranquillizza assicurando che non ci saranno formule matematiche più complicate di ½:½=1.
Gli esempi sono tratti principalmente da storie pubblicate durante la Silver Age, dopo il polverone sollevato da Fredric Wertham l'inserimento di elementi scientifici era un modo per dare un aspetto educativo ai fumetti e far star tranquilli i genitori, ma ce ne sono anche di altre “epoche” cominciando proprio con il Superman della Golden Age e il suo potere più caratteristico. Non il volo, non la vista calorifica ma il buon vecchio e caro salto con cui superava i grattacieli, distruggendo in poche righe ogni tipo di differenza che credevamo potesse esistere fra un sole “rosso” ed uno “giallo” ed analizzando la forza del salto dell'Uomo d'Acciaio ci guida a calcolare la differenza di gravità fra la Terra e Krypton traendo delle conclusioni su questo pianeta che possono essere spiegate solo con una conoscenza scientifica di Siegel e Shuster superiori a quelle dei docenti del tempo. Oppure da una grande dose di fortuna.
Fra i vari esempi fanno la loro apparizione personaggi come l'Uomo Ragno ed il suo nemico Electro, evidenziando degli errori in un paio dei loro scontri dell'era Lee-Ditko, e chiarisce una volta per tutte la morte di Gwen Stacy, evento al centro di diverse modifiche e riscritture, stabilendo una volte per tutte (anche se non ce ne dovrebbe essere bisogno) la responsabilità di Peter Parker. Ci sono anche i mutanti come Tempesta, Magneto, Kitty Pryde, il cui potere potrebbe rientrare nella fisica quantistica, ed a sorpresa il Professor X, la cui telepatia viene spiegata tramite l'elettromagnetismo.
Non manca l'eroe “scientifico” per eccellenza della Silver Age: Flash, il professor Kakalios ci si soffermerà spesso su di lui spiegando nel dettaglio il funzionamento dell'attrito, il migliore amico del Velocista, come non corra effettivamente in verticale quando scala un palazzo e spiega che la straordinaria capacità di passare attraverso i muri non consista nel “vibrare fra gli atomi”, che per loro natura già vibrano muovendosi, ma la sua velocità possa influire perfino sulle probabilità di sfracellarsi contro un solido muro di mattoni.
Prima di ogni esempio l'autore spiega a grandi linee la storia del personaggio, mostrando una conoscenza ed una passione genuina per i supereroi, per renderlo fruibile anche a chi chiede “Come mai Batman non è negli Avengers?”. D'altronde è un saggio sulla fisica. E Kakalios usa un linguaggio semplice e diretto, pure spiritoso e divertente con diverse battute, per spiegare i principi di cui parla in modo da essere il più comprensibile possibile anche per chi questi argomenti non li conosce o non li tratta dai tempi della scuola, come me, ma se si ha una conoscenza maggiore della materia si può apprezzare ancora di più.

Nessun commento:

Posta un commento