mercoledì 5 ottobre 2022

Mattatoio N.5 o la crociata dei bambini

 

Durante la Seconda Guerra Mondiale Kurt Vonnegut è stato uno dei tanti ragazzini reclutati e mandati al fronte ad uccidere altri ragazzini, dopo essere stato catturato dai tedeschi fu deportato assieme ad altri prigionieri americani a Dresda, non molto tempo prima che venisse distrutta dai bombardamenti, ed alloggiati in un mattatoio. Questo libro pubblicato nel 1969 è la sua testimonianza narrata attraverso Billy Pilgrim, diciannovenne gracilino che rappresenta proprio tutti quei giovani. Non bello, privo di volontà ed un po' tonto ha il talento di viaggiare nel tempo, nel corso della storia si sposterà di continuo in avanti ed indietro lungo l'arco della sua vita.
Lo stile usato da Vonnegut è semplice e diretto, cattura l'attenzione dei lettori con piccole digressioni sui personaggi ed aspetti della loro vita il tutto unito ad una forte satira sociale e politica non solo degli Stati Uniti ma dell'umanità in generale. Mostra la guerra con un crudo realismo spogliandola dell'epicità ed eroismo che si possono trovare in film e romanzi, tutti i soldati sono descritti come sbandati privi di un addestramento adeguato, con un equipaggiamento approssimativo, sporchi, stanchi e troppo giovani oppure troppo vecchi.
I viaggi nel tempo del protagonista conferiscono alla lettura un'atmosfera onirica legandoci ad una specie di “anello” infinito in cui non è chiaro se quello che Billy vive nel futuro, influenzato anche dagli alieni del pianeta Tralfamadore, siano semplici allucinazioni di un povero pazzo. Tralfamadore è un luogo che ricorre, con descrizioni differenti, in altre storie di Vonnegut così come altri personaggi come ad esempio lo scrittore Kilgore Trout ed anche Vonnegut stesso che incrocerà la vita di Billy in più di un'occasione.
Il viaggio nel tempo, come gli alieni, potrebbero far credere che “Mattatoio N°5” sia un libro di fantascienza ma in realtà sono solo elementi fantastici che vanno a fare da sfondo ad una storia in cui satira, tristezza ed humor nero si fondono in un racconto cinico e pessimista, quasi fatalista, popolato da personaggi grotteschi realmente esistiti e conosciuti dall'autore a cui ha cambiato i nomi.
Come fonte per il numero delle vittime di Dresda Vonnegut utilizzò un testo che ad oggi è considerato inaffidabile ed anche se un conteggio ufficiale è impossibile, a causa dell'utilizzo di bombe incendiarie, le stime rivelano numeri molto inferiori rispetto a quelli riportati, ovviamente ciò non va a sminuire la portata dell'evento ma ritenevo di dover riportare quest'informazione specificando che i dati non attendibili non erano colpa dell'autore.

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