mercoledì 19 ottobre 2022

Saggio erotico sulla fine del mondo

 


Rino Bretella è un uomo normale, non molto sveglio che attende con apprensione dalla Cina la sua palla antistress con sopra la faccia di Nicolas Cage. Una mattina mentre controllava la cassetta della posta, in vestaglia ed ancora mezzo assonnato, si accorge con un certo ritardo che il cielo è completamente nero ed intorno alla sua villetta con giardino vede solo la facciata della casa del vicino ed un pezzo di strada con qualche lampione ammaccato. Grazie ad il suo vecchio Commodore Amiga 2000 scopre che un'anomalia spazio temporale, improbabile ma non impossibile, si è verificata nella sua cucina trasportandolo alla fine dell'Universo rendendo il computer senziente e consapevole di tutti i dati conservati in rete fino al salto. Rinominandosi Amigo, la coscienza di se non garantisce molta fantasia, inizia a scrivere un saggio sui Sapiens, strana razza che sta deliberatamente, e quasi con piacere, correndo verso la propria fine facendo leggere capitoli ed estratti a Rino.
Con questo secondo libro Barbascura tratta l'argomento del cambiamento climatico, negli ultimi anni è al centro di dibattiti e discussioni da quando è saltata alle cronache Greta Thunberg ed il suo attivismo che ha trascinato molti giovani, e non, ma gli scienziati ne parlano da decenni. E sono stati sempre completamente ignorati.
Usando il sua ironia ed il tipico modo di raccontare dissacrante Barbascura riporta fatti scientifici estremamente vari, a significare quanto la biosfera terrestre sia estremamente connessa, prodotti da decenni di ricerche su clima ed ambiente con i danni che l'impatto dell'uomo ha avuto negli ultimi due secoli. Ad una prima lettura si potrebbe definire pessimista ma è innegabile che per cercare di risolvere la situazione è stato fatto molto poco, i governi delle varie nazioni non vogliono perdere consenso per l'adozione di decisioni impopolari ed anche i cittadini non sono interessati a certe misure se queste ne negano o ne limitano le comodità. E Rino Bretella rappresenta ognuno dio loro. Lui è il vicino che non fa la differenziata perché “tanto poi li mischiano”, è l'amico che usa la macchina per fare poche centinai di metri perché “è freddo, è caldo, mi fa male la schiena”, lo zio informato che non crede all'evidenza dei dati e che sostiene che è meglio che faccia caldo così d'inverno si risparmia di riscaldamento. Rino è ognuno di noi.
Barbascura alterna ai passaggi del saggio, che scopriremo essere estremamente lungo, alcune interazioni fra Rino e Amigo, strizzando l'occhio a “Guida galattica per autostoppisti”, mostrando come l'umano sopravvive e tira avanti lì alla fine dell'Universo perdendosi in qualche considerazione personale senza rifornimenti di cibo, acqua e soprattutto senza la sua palla antisterss con la faccia di Nicolas Cage.

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