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mercoledì 19 gennaio 2022

Supergods


 
Sono ormai quasi novant'anni che i supereroi dei fumetti ci accompagnano nelle nostre vite, da personaggi semplici destinati ad un pubblico di bambini sono cambiati nel corso del tempo diventando icone della cultura pop e simboli. E di simboli e cultura pop ne è un grande esperto Grant Morrison, lo scrittore scozzese, di cui già vi ho parlato, analizza il fenomeno di queste persone in costumi sgargianti,

lunedì 18 novembre 2019

Arkham Asylum, una seria casa su un serio suolo


Ogni appassionato sa quanto fondamentali furono gli anni '80 per il fumetto statunitense, con l'arrivo alla DC Comics di talentuosi scrittori europei, primo dei quali fu Alan Moore, che seppero infondervi nuova linfa vitale creando, grazie ad un differente bagaglio culturale, personaggi e storie atipiche che tramite la grande distribuzione raggiunsero il pubblico adulto riscuotendo grandissimo successo di vendite e critica. Fra questi c'era lo scozzese Grant Morrison che appena arrivato iniziò un lavoro su alcuni personaggi secondari definibile solo come “sperimentale”, al classico supereroismo mischiava elementi che andavano dal vero e proprio esoterismo al metatestuale mostrando il suo estro creativo con uno stile narrativo mai lineare