mercoledì 30 ottobre 2024

Dungeon Food

 


Sarò onesto, ho scoperto questo fumetto dopo che mi avevano parlato della serie animata su Netflix, che non ho ancora visto, e da appassionato di fantasy e giochi di ruolo non potevo certo farmelo sfuggire. Chi gioca a Dungeons & Dragons, o altre ambientazioni fantasy, si è trovato almeno una volta in una situazione simile, che sia in modo caciarone oppure più serioso, e l'idea mi ha subito intrigato.

Farin

Durante il combattimento in un dungeon contro un drago rosso degli avventurieri vengono quasi sconfitti, prima di essere divorata dal drago la maga Farin riesce con un incantesimo a teletrasportare i compagni in superficie salvando loro la vita con il suo ultimo gesto. Laios, guerriero e fratello di Farin, decide di partire in una missione di soccorso con lo scopo di uccidere il drago ed estrarre il corpo della sorella prima che venga digerita, il tempo è di circa un mese, e resuscitarla. Persi nella fuga parte dell'equipaggiamento e soldi per non perdere tempo a riottenere le risorse necessarie Laios decide di mangiare i mostri del dungeon, seguendo questa idea strampalata lo scassinatore Half Foot Chilchuck e la maga elfa Marcille, grande amica di Farin, decidono di accompagnarlo seppure con qualche riserva. Anzi, molte riserve, soprattutto da parte di Marcille. A loro si aggiunge il nano Senshi, esperto cuoco di mostri che decide di seguirli per aiutarli a nutrirsi bene durante la missione sentendo un po' la responsabilità di non lasciare delle persone senza un valido sostegno per il nutrimento.

L'autrice Ryoko Kui s'ispira molto a Dungeons & Dragons con le classiche razze di Umani, qui 

Laios, Senshi, Chilchuck e Marcille
chiamati Tallman, Elfi e gli halfling, rinominati Half foot, con alcune sostanziali differenze come guerrieri che apprendono magie con una certa semplicità seppur di livello basso. Il dungeon è costituito come un vero ecosistema in cui i vari mostri, sparsi per ogni piano, s'impediscono a vicenda di uscire in superficie, specie a quelli più in profondità e pericolosi. Inoltre intorno al labirinto ruota una florida economia per la città che sorge nei pressi, resa più ricca dagli avventurieri che la frequentano con leggi che ne regolano la professione e la nascita di lavori specifici come gruppi di esploratori che vanno alla ricerca di avventurieri morti da resuscitare in cambio di una quota dei tesori trovati come pagamento.

Laios guarda ai mostri come un bambino guaderebbe gli animali e il mangiarli è per lui un sogno che si avvera, questo unito al suo carattere molto semplice e socievole ( o invadente) porta a dialoghi e situazioni comiche e surreali mentre interagisce con i compagni ed altri personaggi ma nonostante la comicità l'autrice non manca di tratteggiare aspetti più profondi dei protagonisti anche con eventi drammatici pur mantenendo sempre un'aria scanzonata e senza degenerare in niente di troppo cupo. La loro avventura non si limita ad una specie di trip advisor di mostri, la trama si rivela molto più complessa ed articolata, ma ovviamente non vi anticipo nulla, in cui vengono approfonditi anche personaggi al di fuori del gruppo come il guerriero Kabru, che ha altissime aspettative per il futuro del dungeon ma non le capacità di metterle in pratica, e Namari, guerriera Nana ed ex membro del gruppo originale di Laios.

Lo stile è molto semplice ed essenziale ma non è da considerarsi un difetto anzi personalmente mi piace molto proprio per questo, nel corso della storia si arricchirà ma senza troppi dettagli.

Il manga è composto da 14 volumetti, una serie quindi molto corta, ed è pubblicato dalla J-Pop.

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