mercoledì 13 novembre 2024

L'eredità di Charlie

 


Questo ultimo romanzo di John Scalzi non è una storia di fantascienza, genere a cui viene principalmente associato, bensì una parodia sui film di spionaggio e dei loro cliché raccontato con il suo stile leggero e ricco di dialoghi veloci, brillanti, divertenti ed un po' cinici.

mercoledì 6 novembre 2024

I.L. - La ragazza dai mille volti

 


Interamente raccolto in un unico volume dalla JPop è una delle produzioni più adulte del Maestro Osamu Tezuka, i suoi personaggi classici fanno solo dei piccolissimi cammeo in un paio di vignette e se si esclude una storia non ci sono gag.

mercoledì 30 ottobre 2024

Dungeon Food

 


Sarò onesto, ho scoperto questo fumetto dopo che mi avevano parlato della serie animata su Netflix, che non ho ancora visto, e da appassionato di fantasy e giochi di ruolo non potevo certo farmelo sfuggire. Chi gioca a Dungeons & Dragons, o altre ambientazioni fantasy, si è trovato almeno una volta in una situazione simile, che sia in modo caciarone oppure più serioso, e l'idea mi ha subito intrigato.

Farin

Durante il combattimento in un dungeon contro un drago rosso degli avventurieri vengono quasi sconfitti, prima di essere divorata dal drago la maga Farin riesce con un incantesimo a teletrasportare i compagni in superficie salvando loro la vita con il suo ultimo gesto. Laios, guerriero e fratello di Farin, decide di partire in una missione di soccorso con lo scopo di uccidere il drago ed estrarre il corpo della sorella prima che venga digerita, il tempo è di circa un mese, e resuscitarla. Persi nella fuga parte dell'equipaggiamento e soldi per non perdere tempo a riottenere le risorse necessarie Laios decide di mangiare i mostri del dungeon, seguendo questa idea strampalata lo scassinatore Half Foot Chilchuck e la maga elfa Marcille, grande amica di Farin, decidono di accompagnarlo seppure con qualche riserva. Anzi, molte riserve, soprattutto da parte di Marcille. A loro si aggiunge il nano Senshi, esperto cuoco di mostri che decide di seguirli per aiutarli a nutrirsi bene durante la missione sentendo un po' la responsabilità di non lasciare delle persone senza un valido sostegno per il nutrimento.

L'autrice Ryoko Kui s'ispira molto a Dungeons & Dragons con le classiche razze di Umani, qui 

Laios, Senshi, Chilchuck e Marcille
chiamati Tallman, Elfi e gli halfling, rinominati Half foot, con alcune sostanziali differenze come guerrieri che apprendono magie con una certa semplicità seppur di livello basso. Il dungeon è costituito come un vero ecosistema in cui i vari mostri, sparsi per ogni piano, s'impediscono a vicenda di uscire in superficie, specie a quelli più in profondità e pericolosi. Inoltre intorno al labirinto ruota una florida economia per la città che sorge nei pressi, resa più ricca dagli avventurieri che la frequentano con leggi che ne regolano la professione e la nascita di lavori specifici come gruppi di esploratori che vanno alla ricerca di avventurieri morti da resuscitare in cambio di una quota dei tesori trovati come pagamento.

Laios guarda ai mostri come un bambino guaderebbe gli animali e il mangiarli è per lui un sogno che si avvera, questo unito al suo carattere molto semplice e socievole ( o invadente) porta a dialoghi e situazioni comiche e surreali mentre interagisce con i compagni ed altri personaggi ma nonostante la comicità l'autrice non manca di tratteggiare aspetti più profondi dei protagonisti anche con eventi drammatici pur mantenendo sempre un'aria scanzonata e senza degenerare in niente di troppo cupo. La loro avventura non si limita ad una specie di trip advisor di mostri, la trama si rivela molto più complessa ed articolata, ma ovviamente non vi anticipo nulla, in cui vengono approfonditi anche personaggi al di fuori del gruppo come il guerriero Kabru, che ha altissime aspettative per il futuro del dungeon ma non le capacità di metterle in pratica, e Namari, guerriera Nana ed ex membro del gruppo originale di Laios.

Lo stile è molto semplice ed essenziale ma non è da considerarsi un difetto anzi personalmente mi piace molto proprio per questo, nel corso della storia si arricchirà ma senza troppi dettagli.

Il manga è composto da 14 volumetti, una serie quindi molto corta, ed è pubblicato dalla J-Pop.

mercoledì 23 ottobre 2024

L'ascesa di Kyoshi

 


“L'ascesa di Kyoshi” è il primo romanzo dedicato all'Avatar del regno della Terra di due generazioni precedenti Aang, scritto F. C. Yee con la supervisione di Michael Dante DiMartino, uno dei creatori della serie, ed è molto avvincente, può sembrare strano visto che sappiamo benissimo che non le succederà niente poiché sappiamo delle sue azioni mostrate nella prima serie animata ma ciò non rende la lettura meno interessante nel vedere il suo cammino nel diventare quella che è l' Avatar più forte e grintosa conosciuta.

Il mondo sta scivolando

mercoledì 16 ottobre 2024

Joker il Mondo

 


Dopo l'antologia su Batman del 2021 la DC Comics dedica un progetto identico al Joker, in brevi storie autoconclusive autori di vari paesi realizzano storie ambientate nei propri paesi con alcune libertà creative. Pur spaziando fra vari generi vengono mostrate le varie sfaccettature del personaggio che rappresenta la follia in ogni sua forma, sia che abbia un comportamento un po' più giocherellone sia nei suoi aspetti più efferati. Ovviamente il personaggio rimane fedele a se stesso, non viene trasformato in un antieroe o in un romantico e tormentato criminale.

Come consuetudine per questo tipo di progetti alcune storie sono più riuscite di altre, sia da un punto di vista dell'idea alla base sia da quello puramente dei disegni piuttosto che per i contenuti.

Il Joker di "Strategia
 della tensione"
Inizio con un piccolo tocco di etnocentrismo, “Strategia della tensione” è realizzata da Enrico Brizzi, Paolo Bacilieri e Vincenzo Filosa, autori affermati che hanno lavorato per Bonelli ed altri editori spaziando in vari generi, ed è ambientata a Bologna durante gli anni di piombo. Joker è presentato come un professore universitario di un corso sul teatro al DAMS ed assiste agli scontri sempre più violenti fra gli studenti ed i poliziotti, divertendosi in quel caos quasi ne fosse un rappresentate.

Quella Sud Coreana, “Imitatore”, di Inpyo Jeon e Jae Kwang Park è forse quella che ho preferito di più e che rappresenta l'essenza del Joker in quanto avatar della follia, un poliziotto indaga sui crimini commessi da emulatori del criminale sparsi per tutta la città di Busan nel distretto di Saha guadagnandosi il nomignolo, fra di loro, di “Batman che parla” catturando la loro attenzione e scavando in profondità nel loro modo di agire.

Due storie ambientate in Sud America mi hanno colpito per i disegni,

In "Città dei pazzi,
cimitero dei vivi"
“Città dei pazzi, cimitero dei vivi” dei brasiliani Felipe Castilho e Tainan Rocha e “Il lottatore” di Alvaro Fong Varela e Oscar Pinto ambientato in Messico. La prima ha uno stile estremamente particolare, d'impatto ed astratto decisamente molto originale, del tutto diverso quello del disegnatore messicano che ne utilizza uno molto pittorico.

Non mancano elementi comici e grotteschi come un casting per scegliere il rappresentante del Joker per il lancio del marchio in tutto il mondo, comprendente nella giuria il pagliaccio originale.

Personalmente ho preferito “Batman il Mondo”, per quanto la lettura mi sia piaciuta e raggiunga un paio di picchi notevoli ve la consiglio solo se siete fan del personaggio e di esperimenti del genere.

mercoledì 9 ottobre 2024

L'uomo immaginario

 


Al Ewing è un affermato sceneggiatore di fumetti, nel 2018 rilanciò il Golia Verde con la testata “Immortal Hulk” ma si è occupato anche di altri personaggi come gli Avengers e i Guardiani della Galassia, si è dedicato ovviamente anche alla prosa e “L'uomo immaginario”, pubblicato nel 2013, è il suo primo romanzo ad arrivare nel nostro paese.

In questo mondo i personaggi di film e serie televisive non sono attori ma persone create geneticamente specificatamente per interpretare quel personaggio, non solo fisicamente ma anche caratterialmente e psicologicamente che sia un adattamento di un libro, un fumetto oppure una creazione originale. Sono chiamati Immaginari, ed in caso di proprietà intellettuali i cui diritti sono decaduti ne possono esistere diverse incarnazioni, le case di produzione possono crearne proprie versioni mantenendo alcune differenze in modo che venga rispettato il copyright. Tenuti sotto regolare contratto vengono poi lasciati liberi di vivere le loro vite una volta che questi scadono o i progetti per cui erano creati fallivano, con qualche problema d'integrazione. A Los Angeles gli Immaginari sono una vera comunità, una minoranza non sempre visti di buon occhio dai cittadini alcuni dei quali si definiscono Realisti che non li considerano veri esseri viventi anche per il fatto che non invecchiano, almeno all'apparenza. Questo porta ad una serie di considerazioni sul significato di umanità ed identità che richiamano il lavoro di Dick, le analogie sono evidenti ma è principalmente una marcata parodia del mercato cinematografico hollywoodiano, come gli attori vengano sfruttati dalle case di produzione fino a quando non ne hanno più bisogno, come solo una piccola parte di loro riescano a diventare famosi e lo sfruttamento all'inverosimile delle proprietà intellettuali di cui le varie versioni di Sherlock Holmes ne sono un ottimo esempio.

Non a caso il protagonista è Niles Golan, scrittore di thriller con un'altissima considerazione di se e del proprio lavoro, senza riuscire a celare troppo, neanche con se stesso, la sua avversione per gli Immaginari nonostante li frequenti abitualmente. È il classico esempio dell'aspirante scrittore per il cinema che pensa di sovvertire il sistema con la sua sola presenza ed invece ne è completamente asservito, è insicuro e si fa molti viaggi mentali in cui si costruisce scenari in cui risulta vincente. Frequenta gli Immaginari per sentirsi comunque migliore di loro, il suo sogno è di partecipare alla creazione di uno di essi per potersi sentire appagato dall'aver “creato” una vita.

La parodia è cinica e amara, d'altronde Ewing è inglese, e comprende il modo in cui fan e creativi vedano le varie opere con occhi molto diversi e ciò che alcuni considerano un capolavoro per altri è qualcosa di mediocre.

“L'uomo immaginario” non è ambientato in un lontano futuro ma nel 2013, a parte la creazione degli Immaginari la tecnologia non è particolarmente avanzata ma si può dire che l'autore è stato, per certi versi, profetico, oggi le Intelligenze Artificiali sono molto all'avanguardia e fra qualche anno potrebbero essere impiegate proprio per creare personaggi ideali senza bisogno di attori.

mercoledì 2 ottobre 2024

Demon Wars

 


Questa miniserie è il seguito diretto di “Demon days”, pubblicata l'anno successivo è sempre realizzata interamente da Peach Momoko che costruisce una storia con una visione più ampia coinvolgendo un maggior numero di personaggi.

Mariko e gli yokai
Mariko continua la sua vita come se l'avventura vissuta sul monte Kirisaki non fosse mai accaduta, sua nonna e la domestica non ne parlano e lei stessa stenterebbe a crederci se non fosse che da allora vede gli yokai che si muovono invisibili nel mondo degli umani, separati da una barriera molto sottile che lei riesce a varcare con le sue percezioni. Se si escludono queste apparizioni ed occasionali scosse di terremoto la sua vita prosegue normalmente fino a quando la ragazza non viene attirata nel mondo degli yokai scoprendo che assieme a quello degli umani è minacciato dell'oni Kigandoshi, decapitato molto tempo fa e come rivelato nella miserie precedente è legato a Mariko. L'oni si è
Yamato
risvegliato dal suo sonno e le scosse di terremoto ne sono l'effetto collaterale, lei è l'unica in grado di farle cessare rendendolo di nuovo integro risvegliandolo completamente tuttavia ci sono yokai che credono che risvegliarlo sia pericoloso in quanto non è sicuro che possa dimostrarsi amichevole e se fosse ostile non riuscirebbero a contenerlo una volta integro. La ragazza si troverà al centro di un conflitto fra due fazioni in uno dei più classici cliché della Marvel, super eroi che si fanno la guerra per poi allearsi oppure appacificarsi subito dopo.

La storia ha toni onirici evidenziati dalla colorazione, nel mondo degli umani sono smorti mentre in quello degli yokai diventano più vividi lasciandoci in sospeso su quale dei due sia reale.

Anche in questo caso i personaggi sono, per la maggior parte, perfettamente riconoscibili grazie a delle finezze grafiche, un bonzo con il volto coperto abbigliato in blu e rosso con l'ideogramma della “a” che spicca al centro del cappello che gli copre il viso ed uno yokai con motivi rotondi concentrici bianchi e rossi sul kimono di nome Yamato sono un riferimento estremamente evidente ad un certo supersoldato. Segnalo anche un'armatura stregata color oro e rosso, diretto rivale di Yamato, ed un gatto antropomorfo nero, ovviamente, con due code.

Come per “Demon Days” la storia è molto influenzata dallo stile giapponese in cui vengono lasciate aperte questioni e senza dare vere risposte lasciando in sospeso il lettore su alcuni punti della trama.