mercoledì 27 aprile 2022

Flash/Zagor - La scure e il fulmine

 


Didascalie rosse per Flash, 
bianche per Zagor
Dopo una lunga attesa finalmente è arrivato nelle fumetterie il volume della prima coproduzione fra Sergio Bonelli Editore e Dc Comics con l'incontro fra Flash e Zagor, quando fu data la notizia in diversi si lamentarono criticando la Bonelli per questa collaborazione io invece ne ero entusiasta. Due case editrici completamente diverse per pubblico, genere e formato degli albi che facevano incontrare i loro personaggi era un autentico evento ed ero estremamente curioso di vedere come avrebbero sviluppato l'idea. E sapete una cosa? Funziona, gli autori creano una storia di puro intrattenimento, ricca di azione e con una trama estremamente semplice come, giustamente, deve essere in questo caso.
Incontro storico
A Darkwood una tempesta di fulmini scatenata da un uomo fatto di elettricità stermina la tribù Mohawk marchiando con il simbolo del fulmine un ragazzino che riesce a scappare alla ricerca di Zagor, i corpi dei nativi, anche questi marchiati, vengono ritrovati in una fossa comune a Central City e non trovando nessun cenno storico sulla strage Flash decide d'indagare facendosi guidare attraverso lo spazio ed il tempo dalle vibrazioni residue di un monile trovato su uno dei corpi. Seguendole arriva a Darkwood incontrando subito Zagor, dopo un piccolo quanto classico battibecco i due eroi indagheranno insieme per scoprire il colpevole del massacro scoprendo dietro tutto i loro nemici più pericolosi, e storici, che vogliono attuare un piano folle.
Come vedete non c'è nessuna pretesa di presentarla per qualcosa di più di un prodotto pensato per il semplice intrattenimento però getta le basi per le future collaborazioni fra le due aziende.Con la scrittura di Giovanni Masi e Mauro Uzzeo ed i disegni di Davide Gianfelice i personaggi interagiscono mantenendo le differenze degli stili delle due case editrici, le didascalie color rosso contengono i pensieri di Flash, come nei comics, mentre quelle bianche sono narrative e alcuni personaggi si danno del “voi” in stile Bonelli . Io non seguo molto la Bonelli e conosco pochissimo Zagor, lo leggeva qualche volta mio padre, ma so che nelle sue avventure passava tranquillamente da storie western di stampo classico ad affrontare creature soprannaturali, supercriminali e scienziati pazzi quindi non ho potuto cogliere tutti i riferimenti che non sfuggiranno ad un lettore abituale anche se ho trovato le gag su Chico un po' datate. Va detto che il Velocista Scarlatto ha un ruolo più centrale, scelta fatta dalla Bonelli probabilmente per raggiungere più facilmente nuovi lettori spingendosi verso nuovi mercati fra cui quello USA.


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