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Didascalie rosse per Flash, bianche per Zagor |
Dopo una lunga attesa finalmente è
arrivato nelle fumetterie il volume della prima coproduzione fra
Sergio Bonelli Editore e Dc Comics con l'incontro fra Flash e Zagor,
quando fu data la notizia in diversi si lamentarono criticando la
Bonelli per questa collaborazione io invece ne ero entusiasta. Due
case editrici completamente diverse per pubblico, genere e formato
degli albi che facevano incontrare i loro personaggi era un autentico
evento ed ero estremamente curioso di vedere come avrebbero
sviluppato l'idea. E sapete una cosa?
Funziona, gli autori creano una
storia di puro intrattenimento, ricca di azione e con una trama
estremamente semplice come, giustamente, deve essere in questo caso.
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Incontro storico |
A Darkwood una tempesta di fulmini
scatenata da un uomo fatto di elettricità stermina la tribù Mohawk
marchiando con il simbolo del fulmine un ragazzino che riesce a
scappare alla ricerca di Zagor, i corpi dei nativi, anche questi
marchiati, vengono ritrovati in una fossa comune a Central City e non
trovando nessun cenno storico sulla strage Flash decide d'indagare
facendosi guidare attraverso lo spazio ed il tempo dalle vibrazioni
residue di un monile trovato su uno dei corpi. Seguendole arriva a
Darkwood incontrando subito Zagor, dopo un piccolo quanto classico
battibecco i due eroi indagheranno insieme per scoprire il colpevole
del massacro scoprendo dietro tutto i loro nemici più pericolosi, e
storici, che vogliono attuare un piano folle.
Come vedete non c'è nessuna pretesa di
presentarla per qualcosa di più di un prodotto pensato per il
semplice intrattenimento però getta le basi per le future
collaborazioni fra le due aziende.Con la scrittura di Giovanni Masi e
Mauro Uzzeo ed i disegni di Davide Gianfelice i personaggi
interagiscono mantenendo le differenze degli stili delle due case
editrici, le didascalie color rosso contengono i pensieri di Flash,
come nei comics, mentre quelle bianche sono narrative e alcuni
personaggi si danno del “voi” in stile Bonelli . Io non seguo
molto la Bonelli e conosco pochissimo Zagor, lo leggeva qualche volta
mio padre, ma so che nelle sue avventure passava tranquillamente da
storie western di stampo classico ad affrontare creature
soprannaturali, supercriminali e scienziati pazzi quindi non ho
potuto cogliere tutti i riferimenti che non sfuggiranno ad un lettore
abituale anche se ho trovato le gag su Chico un po' datate. Va detto
che il Velocista Scarlatto ha un ruolo più centrale, scelta fatta
dalla Bonelli probabilmente per raggiungere più facilmente nuovi
lettori spingendosi verso nuovi mercati fra cui quello USA.
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