mercoledì 20 aprile 2022

I fiumi di porpora

 


Thriller del 1997 dello scrittore francese Jean-Christophe Grangé noto soprattutto per il film omonimo con Jean Reno e Vincent Cassel, l'autore ha collaborato all'adattamento trasformandolo nei toni e nei contenuti.
Il commissario di Parigi Pierre Niémans, veterano duro ed aggressivo, viene inviato su richiesta delle autorità locali a Guernon, un'immaginaria città universitaria sulle Alpi francesi, ad indagare sulla morte del capo bibliotecario Rémy Caillois ritrovato incastrato nudo sulle rocce di un'insenatura a quindici metri d'altezza. Privo di indizi farà ricerche in diverse direzioni, scoprirà che era un solitario e gli piaceva fare lunghe escursioni per conto suo sulle montagne ed era stato riformato alla visita del servizio di leva, parlando con il rettore viene a sapere dell'esistenza all'interno dell'università di una specie di élite formata dai figli dei docenti, a loro volta ex-studenti nell'università, che oltre agli ottimi voti ottengono anche eccellenti risultati nello sport e Caillois era molto interessato al connubio fra intelligenza e prestanza fisica. A ritrovare il corpo è la giovane professoressa Fanny Ferreira, la più giovane laureata di Francia ed anche rocciatrice esperta oltre che bella al punto di colpire molto Niémans, la giovane donna darà al poliziotto informazioni preziose permettendogli di andare avanti con le indagini. Nel frattempo a svariati chilometri di distanza Karim Abdouf, giovane tenente di origine magrebina di stanza nella noiosissima Sarzac, indaga su due effrazioni, una alla scuola elementare ed una al cimitero, di cui è sicuro siano collegate fra loro. Entrambe sono opera di professionisti, dalla cripta profanata viene sottratta la foto della tomba di Jude Itero, bambino di dieci anni morto nel 1982, e dagli archivi della scuola sono state sottratte foto e pagine dei registi proprio di quell'anno ed inizia ad indagare ricostruendo i movimenti di questo misterioso bambino senza volto. Le storie dei due poliziotti si alterneranno mostrandoci i loro modi d'indagare e punti di vista, il lettore nota alcuni dettagli che appaiono fino a quando non s'incontreranno mantenendo le due narrazioni sempre separate.
Lo stile di scrittura è molto cervellotico, forse un po' troppo e bisogna fare molta attenzione alla lettura, il ritmo serrato privo di riferimenti specifici al passaggio del tempo rende a pieno la frenesia delle indagini e il tempo limitato che hanno i poliziotti, Niémans sa che nel giro di poco interverranno i media rendendo il lavoro molto più difficile e Karim è quasi ossessionato sul caso di Jude Itero al punto di andare contro le specifiche richieste del capo per mostrare che ha ragione.
I due personaggi sono diversi ma al contempo molto simili, Niémans è un uomo che ha volutamente tagliato i ponti con la famiglia, pratico e schietto non ha grande simpatia per gli accademici e non è nuovo a commettere abusi su indiziati e sospetti. Karim è cresciuto senza genitori ed ha alle spalle un passato di ladro d'auto, fin da ragazzo ha idolatrando i criminali in quanto liberi dai vincoli della società e decise di fare il poliziotto proprio per vivere in quel mondo che amava facendo lui le regole. Sentendosi diverso e migliore dai colleghi, che diffidano di lui, vede in quel caso una possibilità di rivalsa. Entrambi scelgono di essere soli, quasi a rimarcare la voglia di mostrarsi migliori di chi li circonda estraniandoli dal proprio mondo anche se Niémans, via via che la lettura procede, appare sempre più stanco.
Se siete fan del genere è una lettura che dovete fare assolutamente per lo svolgimento molto originale della vicenda , anche se avete visto il film che ha una trama molto semplificata.

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