Questo è stato il primissimo libro di Stefano Benni che lessi in vita mia, edito da Feltrinelli nel 1983 è anche il primo romanzo dell'autore.
Nel 2156 dopo la sesta guerra mondiale
il pianeta è gravemente compromesso, completamente ricoperto da una
fitta coltre di nubi di detriti che bloccano da anni i raggi del sole
e pesantemente inquinato da radiazioni che ne rendono la vita in
superficie impossibile la razza umana è relegata nel sottosuolo o in
strutture protette con un grande dispendio di energie.
La Federazione
Sinoeuropea riceve messaggio da un esploratore spaziale di aver
trovato un pianeta del tutto identico alla Terra ricco di risorse,
non contaminato ed ancora illuminato dal sole ed organizza una
missione impiegando un terzo delle riserve d'energia rimasta e con
solo tre anni di autonomia la missione è quasi disperata.
L'equipaggio è composto da un'eterogenea ma ridotta quantità di
persone che saranno i protagonisti principali del romanzo, il nero ex
pilota di guerra Cu Chulain, lo scienziato Leonardus Cook, il
meccanico della nave Caruso Raimondi con l'ape Sara come assistente,
il bipede Leporello Atari, detto LeO, ex-satellite da guerra
riconvertito e la telepate cinese Mei che manterrà le comunicazioni
con il maestro Fang per non rischiare intercettazioni. L'esploratore
non ha potuto comunicare la posizione precisa a causa di disturbi
degli strumenti quindi dovranno ricostruire i suoi spostamenti e
trovare il pianeta con le loro forze. Ovviamente i nostri eroi non
saranno i soli alla ricerca di questo nuovo pianeta, l'impero Samurai
nato sulle ceneri del Giappone e l'Aramerussia, l'unione dell'Arabia
gli Usa e la Russia, partono al loro inseguimento.
Benni s'ispira ad elementi tipici della
fantascienza classica realizzando un libro in apparenza comico e
leggero ma con una forte componente satirica su tanti temi, dalla
guerra alla politica, all'accumulo di ricchezze ed i diritti civili.
Ed anche la crisi energetica, nel
1973 e nel 1979 ci fu un incremento del costo del petrolio, nel primo
caso per l'attacco di Egitto e Siria ad Israele e nel secondo per la
rivoluzione che depose lo scià in Iran. Crea un'ambientazione
tipica anni '80 con una spruzzata di cyberpunk, termine che stava
nascendo proprio in quegli anni, con abbigliamento come maschere
antigas glitterate e luci al neon multicolore ed un uso comune di
droghe leggere ed anfetamine. Si diverte a descrivere alcune bande
dei bassifondi comiche e pericolose, cita se stesso con una banda
composta di soli settantenni chiamata gli Scaracchiatori (se avete
letto “Bar Sport” capirete a chi si riferisce), precede Otomo con
una chiamata Clown composta da veri pagliacci che girano su
minibiciclettine. S'ispira anche alla fanta archeologia, mentre i
protagonisti sono in viaggio sulla Terra gli scienziati studiano un
misterioso sito in sud America nella parte più antica della città
vecchia di Cuzco, sepolta nel cuore delle montagne che emana
misteriose onde energetiche probabilmente di origine aliena.
La cosa che più mi colpì quando lo
lessi la prima volta fu come riuscisse ad equilibrare perfettamente
comicità e drammaticità, utilizzandole spesso contemporaneamente,
raggiungendo una grande forza evocativa con dei toni a volte
grotteschi. Le macchine della Federazione Sinoeuropea erano state
tutte riconfigurate per combattere nell'ultima guerra, vediamo
distributori automatici trasformati in guardie armate e la Proteo
Tien, la nave della spedizione, viene ricavata riciclando una adibita
al trasporto di bambini ed allegramente colorata con leve e comandi a
forma di animaletti antropomorfi togliendo tutta la serietà e
l'epicità alla missione.
Quando da adolescente lo lessi mi colpì
moltissimo come Benni caratterizzasse gli astronauti come marinai,
Chulain si è imbarcato giovanissimo in una nave che cacciava
asteroidi per sfruttarne i minerali che li compongono catturandoli
come facevano le antiche baleniere ed ha una profonda conoscenza del
sistema solare e delle colonie dove si dovranno dirigere per
ripercorrere i passi dell'esploratore disperso. Come ogni marinaio di
grande esperienza conosce molte storie e si diverte moltissimo a
raccontarle, una citerà letteralmente Moby Dick con al posto della
famosa balena bianca un asteroide enorme.
Come suo stile prende degli stereotipi
per caratterizzare personaggi ed ambientazione creando in alcuni
casi una comicità molto particolare, l'impero Samurai è descritto
come sovrappopolato con persone che vivono in pochi metri quadrati ed
equipaggiati con tecnologia miniaturizzata per ottimizzare gli spazi,
stereotipo del tempo che vedeva i giapponesi all'avanguardia nel
realizzare componenti elettroniche sempre più piccole, e lanceranno
all'inseguimento della Proteo Tien l'astronave Zuikaku di soli
quattro metriquadrati con equipaggio composto da due umani ed una
sessantina di topi, per risparmiare sullo spazio e le risorse. Mi
soffermo un attimo su questi topi, chiamati Soldati Grigi e
perfettamente addestrati ed intelligenti al punto di poter comunicare
con gli umani in codice morse battendo la coda sembrano un elemento
comico solo in apparenza, in realtà sono una figura molto importante
visto che rappresentano un'allegoria di come le classi più deboli e
povere vengano sfruttate in cambio di cibo, comodità e condizioni di
vita migliori ma considerati sempre inferiori da chi li sfrutta. E la
critica allo sfruttamento continua con la visita a luoghi in cui le
fasce più povere sono sfruttate con ritmi di lavoro massacranti in
condizioni disumane o dove ogni stato e multinazionali scaricano
tutti gli “indesiderabili”, disoccupati e poveri in eccedenza,
abbandonandoli fra radiazioni che inducano mutazioni e piagano i
corpi raccontando una metafora di come gli stati, non solo i
governanti ma anche i cittadini, facciano finta di non vedere dei
problemi preferendo nasconderli piuttosto che risolverli. E non sarà
la sola critica alla società che tratterà nel romanzo, mentre
l'equipaggio della Proteo Tien rischia la vita nello spazio sulla
Terra i capi della Federazione continuano i loro complotti iniziando
a spartirsi il nuovo pianeta ancora prima di averlo trovato, più
interessati ai propri tornaconti che al buon esito della missione da
cui dipende il destino di tutti i civili.
Non manca anche la critica
all'eccessivo accumulo di ricchezze rappresentato di Re Akrab,
sovrano dell'Aramerussia, avido di potere e ricchezze al punto di
vedere nemici ovunque giudicando ribelle chiunque fra i suoi sudditi
o consiglieri.
Ma oltre queste satire ci sono anche
gag molto divertenti e scene con cui l'autore si è molto divertito,
in un ristorante francese troviamo posatine, piattini e menù piccoli
da leggere con la lente d'ingrandimento giocando sullo stereotipo del
ristorante di lusso che però serve specialità entomologiche
(insetti), ed in un altro trovano un polpo che vive nel magma e con
cui devi letteralmente combatterci e soprattutto delle gustose
tagliatelle che nuotano sul fondo del piatto molto prima del celebre
gagh dei Klingon.
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