Kamala è senza dubbio uno dei
personaggi rivelazione degli ultimi anni, osteggiata e criticata da
una certa fetta di pubblico perché primo personaggio di religione
mussulmana della Marvel a debuttare direttamente su una sua testata.
Figlia di immigrati pakistani, nata e cresciuta a Jersey City e
definita l'esempio del politcaly correct da vecchi lettori che magari
adoravano la gestione di Claremont degli X-Men dimostrando di non
aver mai letto attentamente il senso di quelle storie ne tanto meno
una di questa giovane eroina.
In realtà nella vita di Kamala la sua
religione ha un ruolo molto marginale, seguendola più per un'eredità
culturale piuttosto che di scelta. Certo, frequenta la moschea e
segue le imposizioni ma non ha una rilevanza particolare nella sua
vita, suo fratello maggiore Aamir è molto più devoto anche dei
genitori, vissuti sempre in Pakistan e trasferitasi in America poco
prima della nascita della figlia. In verità la sua fede non ha un
grande impatto sulle storie più di costituire un contorno
socioculturale e familiare per la ragazza, esattamente come lo era
per Nightcrawler o Matt Murdock essere cattolici.
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Kamala e Aamir |
Il successo meritatissimo del
personaggio è dovuto a tutt'altro, semplicemente Kamala incarna la
sua generazione in un ritratto efficace del target cui è destinata.
È un'adolescente che vive nel suo tempo dividendosi fra la scuola,
con buoni risultati, e le sue passioni che riguardano la
fantascienza, i videogiochi online ed i supereroi, soprattutto Carol
Davers di cui è grande fan. È una sedicenne alle prese con la
crescita, i conflitti generazionali con i genitori ed il tentativo
d'integrarsi esattamente come qualsiasi altro ragazzo e ragazza della
sua età sebbene lei senta il peso di essere vista in qualche modo
“diversa” dalla maggioranza dei suoi coetanei per le sue origini
e cultura. È dopo un fallimentare tentativo di socializzare ad una
festa che viene investita dalle nebbie terrigene che attivano il suo
gene inumano conferendole dei poteri mutaforma al principio senza
controllo che, una volta uscita dal bozzolo, le mutano l'aspetto per
un breve periodo rendendola bionda e molto simile alla sua eroina
Carol Danvers nei panni di Miss Marvel alterandone anche i vestiti
nel vecchio costume con gli stivaloni ed il fulmine sul body.
Spaesata e confusa compie il suo primo atto eroico proprio con questo
aspetto salvando Zoe, la bulletta della scuola, diventando quasi per
caso la nuova Ms Marvel. Per Kamala la scelta diventa presto una
sola, usare i suoi poteri per fare del bene a Jersey City, a
differenza di Manhattan priva di eroi, e grazie al suo migliore amico
Bruno, che
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Bruno |
diventerà il suo collaboratore più fidato, inizia a
studiare per capire come usare al meglio i suoi poteri da mutaforma.
Poteri molto bizzarri e dai molteplici usi, infatti non solo può
ingigantirsi o ridursi ma anche allungarsi e mutare le dimensioni di
parti del corpo, come una mano per afferrare un nemico o i piedi
oltre ad un utilissimo fattore rigenerante.
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Un esempio dei poteri di Ms Marvel
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La vita di Kamala cambia, dividendosi
così fra il suo ruolo di eroina e la vita civile, vita che è fatta
di contrasti con i genitori che la vedono cambiata e temono che stia
prendendo una brutta strada, o quantomeno indecorosa, e quindi di
punizioni. Frequenti punizioni.
L'autrice G. Willow Wilson scrive le
storie con un linguaggio fresco, moderno e mai noioso affrontando fin
da subito temi attuali come l'inclusione, il razzismo ed i vari
aspetti dell'adolescenza come l'amore, la crescita ed il fatto che i
giovani siano visti come una generazione inutile da chi li ha
preceduti pur senza aver avuto modo di mostrare quanto valgano. Il
primo arco si basa proprio su questo mostrandoci come possano
sentirsi i ragazzi ad essere descritti sempre privi di stimoli e
rincretiniti dai cellulari da adulti che hanno dimenticato cosa
significa essere giovani e costantemente criticati solo per il fatto
di esserlo, soprattutto senza tenere conto che sta proprio alle nuove
generazioni vivere in un mondo martoriato economicamente ed
ambientalmente da chi li ha preceduti delegando il problema proprio a
loro. La Wilson tratta tutti questi temi con naturalezza e
soprattutto senza un'aria paternalistica nei testi o un tono
semplicistico, il tutto con uno linguaggio semplice ma serio e
diretto coinvolgendo anche l'eroina in numerose gag ma non si
risparmia nel toccare temi importanti come il razzismo utilizzato per
alimentare odio e paura ai danni di altre persone perché “diverse”.
Fa di Ms. Marvel un'eroina “di quartiere”, con un contatto
diretto con i cittadini di Jersey City e soprattutto con i suoi amici
e compagni di scuola riappacificandosi e
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Mike, Nakia, Kamala e Zoe
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chiarendosi con Zoe che
diventerà un personaggio di supporto fisso assieme a Nakia, la
migliore amica di Kamala, e Mike, diminutivo di Michaela, con cui
Bruno si metterà quando Kamala si unì agli Avengers ed i due si
allontaneranno. Farà crescere Kamala emotivamente e psicologicamente
mettendola di fronte alle conseguenze delle sue scelte, il suo
rapporto con gli amici subirà un duro colpo quando si unirà a Carol
durante gli eventi che porteranno a Civil War 2, infatti non vedono
di buon occhio i metodi repressivi dei giovani cui Capitan Marvel si
affida per mantenere la giustizia predittiva e ciò la porterà a
mettere in discussione tutte le sue scelte, il suo ruolo e pure il
rapporto di fiducia con Carol Danvers. Il rapporto fra i personaggi
saranno molto spesso al centro delle storie, in puro stile Marvel dei
tempi d'oro in cui erano il primo interesse dei lettori ed ovviamente
il principale è quello fra Kamala e Bruno. Oltre a venire a patti
con i sentimenti per lui nella vita di Kamala faranno breccia altri
ragazzi dai quali si sentirà attratta fra i quali spicca il
“misterioso” Pugnale Rosso, aitante vigilante che l'eroina
incontrerà durante una visita a Karaci presso la sua famiglia.
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Pugnale Rosso |
L'autrice ha portato avanti la serie
per un totale di 55 numeri, una run molto lunga soprattutto di questi
tempi, divisa su due testate, infatti “Ms Marvel” come molte
altre ripartì dal numero 1 dopo “Secret Wars” di Hickman, e ha
dichiarato in un'intervista di essere molto soddisfatta del risultato
visto che si aspettava che sarebbe durata solo una dozzina di numeri
ed invece Kamala è entrata di prepotenza nei cuori dei lettori e nel
Marvel Universe diventando un vero must della nuova generazione.
In Italia la serie è stata pubblicata
in appendice ad alcune testate per poi passare direttamente in volumi
da fumetteria, la Panini l'ha raccolta in dieci volumi cartonati.
Quando l'autrice ha lasciato la serie
la Marvel l'ha chiusa e lanciato “la magnifica Ms Marvel” con un
nuovo team creativo pubblicato in Italia direttamente su volume ma
personalmente ho trovato il cambio di registro molto netto, troppo
netto ma voglio aspettare ancora un po' prima di parlarne. Di sicuro
vi consiglio di recuperare tutti i volumi della “prima era” di
questa nuova eroina che ormai è salita a simbolo di una nuova
generazione.
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