Jennifer Walters, meglio nota come
She-Hulk, può vantare non solo la parentela con la star del fumetto
Bruce Banner, che le ha valso l'ingresso nel mondo dei supereroi, ma
anche due papà d'eccellenza quali Stan Lee e John Buscema, esordì
sulla sua testata “Savage She-Hulk” dove ottenne i poteri da una
trasfusione di sangue dal cugino ed a differenza di lui poteva
controllare le
trasformazioni. La serie non fu fortunata e chiuse
dopo soli 25 numeri, invece di cadere nel dimenticatoio, prova che le
parentele contano anche nei fumetti, entrò prima nei Vendicatori e
dopo le Riunione fra Jennifer e la editor negli studi della Marvel Comics |
Indipendente, moderna e solare con il
tempo Jennifer si è liberata dell'ombra dell'illustre parente
ritagliandosi giustamente un posto nel cuore di noi Marvel Fan,
soprattutto grazie a John Byrne, al tempo scrittore e disegnatore dei
Fantastici Quattro, che seppe valorizzare il personaggio dandole
ampio spazio nelle storie ed aggiungendo al carattere un'allegra
sfacciataggine. Le fece iniziare una relazione con lo storico amico
di Johnny Waytt Wingfoot, coppia ancora oggi iconica nonostante si
siano presi e lasciati almeno un paio di volte, le dedicò una
graphic novel in solitaria e scherzò su di lei con una storia comica
sulla pubblicazione di alcune foto di nudo.
Jennifer si lamenta con Byrne per la scelta dei nemici |
Non stupisce quindi che sia stato
proprio lui a dedicarle quella che è ad oggi la sua serie più
caratteristica nel 1989, appena tornato in Marvel dopo averla
abbandonata anni prima per screzi con Jim Shooter, al tempo Editore
Capo.
She-Hulk viene ingannata, grazie agli articoli prodotti da una nota ditta. |
In Italia iniziarono a pubblicare la
serie su “Super Comics”, una rivista contenitore della MBP che
penso ci ricorderemo in pochissimi, e quando i diritti della Marvel
furono rilevati per intero da Panini in appendice su “Fantastici
Quattro”. Ed ora, sempre per Panini, tutti numeri realizzati da
Byrne sono finalmente raccolti in questo omnibus.
Byrne imposta le avventure dell'eroina
in un modo che Shooter non avrebbe mai permesso, forse sperimentale
non è la definizione giusta ma di sicuro era sopra le righe, le
storie hanno un taglio comico e grottesco fin dalla copertina del
primo numero in cui She-Hulk parla ai lettori minacciandoli di
strappare i loro fumetti degli X-Men se non avessero acquistato
l'albo. Infatti
Piccola pausa durante un interludio |
Weezi pensa a tornare in azione con il suo vecchio costume. |
She-Hulk strappa una pagina bianca |
Nel quarto numero, ed i Marvel Fan
coglieranno la citazione, il suo primo giorno di lavoro She-Hulk
incontra e stringe amicizia con Weezi, che sarà la comprimaria
principale. Ex-eroina sexy durante la Seconda Guerra Mondiale nota
come Blonde Phantom anche lei sa di essere un personaggio dei
fumetti, oltre ad insegnarle qualche trucchetto come spostarsi fra le
vignette per evitare il traffico le confida di averla proposta per
quel lavoro per tornare ad essere pubblicata come comprimaria della
serie e magari ringiovanire. In un discorso metanarrativo molto
interessante parlerà proprio dell'età dei personaggi dei fumetti,
di come finché vengono pubblicati
She-Hulk che salta la corda era un tormentone nella pagina della posta |
Il Dottor Bong |
Inoltre Byrne scelse di farle
affrontare solo nemici di livello così infimo da essere praticamente
sconosciuti, non sono un fan della Marvel della prima ora ma
personaggi come gli Uomini Testa ed il Dottor Bong non li conoscevo.
Avete letto bene, dottor Bong MA non il bong che pensate, è un tipo
che per testa ha una campana ed un battente sulla mano. Sì, è
davvero ridicolo. Inoltre per la gioia di tutti noi vecchi
appassionati e cultori dei classici della Casa delle Idee ripesca da
una vecchia storia degli anni '50 Spragg, la collina vivente, ed
anche gli alieni Ovoidi ed i D'bari.
Leggendo si vede quanto Byrne si sia
divertito a realizzare questa serie con idee stravaganti e
demenziali, come Babbo Natale in un'indagine per incastrare un
assassino o riempendo un albo per quasi metà con pin-up di She-Hulk
mettendo in quelle pagine solo due o tre vignette dedicate alla
storia, ed altre geniali come la storia interattiva, la mia
preferita, in cui i lettori possono decidere quale è il nemico che
preferiscono in base ai dialoghi.
Waytt Wingfoot. E non si dica che Byrne non pensi alle lettrici |
L'editor di Byrne, Reneè, che lo rimprovera |
Per quanto queste storie siano
divertenti e costituiscano senza dubbio una parte importante della
vita editoriale della Gigantessa di Giada hanno anche il grande
difetto di non aggiungere niente al personaggio in sé, soprattutto
considerando che Byrne ha avuto un impatto fondamentale sui
personaggi su cui aveva messo mano. Basti pensare alla run sugli
X-Men in tandem con Chris Claremont con il
capolavoro della Saga di
Fenice Nera e come fu il primo ad accorgersi del potenziale di
Wolverine ma soprattutto la sua lunga gestione dei Fantastici
Quattro, considerata seconda solo a quella di Kirby, per la Marvel ed
al rilancio di Superman per la DC, sono tutti lavori di altissimo
livello che hanno segnato per anni le avventure di quei personaggi
dando spunti e guide ai team creativi che sono venuti dopo.
Obbiettivamente “La sensazionale She-Hulk” non è a questi
livelli, è un divertente e riuscitissimo esercizio di stile
dell'autore che mostra la sua bravura nel saper giocare con i
personaggi ed anche su se stesso scherzando sul suo (noto) pessimo
carattere. Per tutti questi motivi mi sentirei di consigliare
l'omnibus solo a veri fan di John Byrne e a chi voglia approfondire
la conoscenza con un vecchio periodo della Marvel.
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