mercoledì 8 gennaio 2020

Cutie Honey - The origin


Credo che ormai Cutie Honey non abbia bisogno di presentazioni, d'altronde la ragazza è in giro dal 1973 ed al suo attivo ha serie televisive animate e live action, serie di OAV ed anche un film con attori in carne ed ossa.
Honey è stata la prima.
La prima maghetta guerriera. La prima cosplayer.
E pure la prima guerriera discinta. A lei devono franchise famosi come Sailormoon ed Ikkitousen. Quindi perché parlarne? Semplice, perché dopo una luuuunga rincorsa, ed annunci caduti più di una volta nel vuoto, le primissime storie della nostra eroina sono state pubblicate in Italia dalla J-Pop in un volume unico intitolato “Cutie Honey The origin”. In queste pagine c'è tutto il Nagai di quegli anni: provocatorio, comico, ironico, malizioso ed anche violento.
Honey Kisaragi
Sister Jill, principale avversaria di Honey
Assistiamo alla nascita di Honey dal frutto del genio del professor Kisaragi e l'inizio della lunga lotta dell'eroina contro Panther Claw, tassello fondamentale del personaggio in tutte le sue incarnazioni. Suoi alleati in questa guerra sono i membri della famiglia Hayami, anche loro ricorrenti in gran parte delle sue avventure continuando a supportarla nella sua lotta nel corso dei decenni ed appariranno invecchiati nell'inedito “Cutey Honey '90”, ambientato nell'ultimo decennio del secolo scorso, e “Cutey Honey '21” che si svolge nel XXI secolo e curiosamente unico fumetto dell'eroina pubblicato per intero dalla D-Visual prima di fallire. Del perché abbiano scelto di partire proprio dall'ultimo resta un mistero.
Nagai si diverte ad inserire dei suoi personaggi già famosi come comprimari, il capofamiglia degli Hayami, Danbei, è lo stesso apparso qualche anno prima in “Abashiri Ikka” (La famiglia Abashiri, inedito da noi al momento) e sarà così amato che verrà anche inserito in “Grendizer/Goldrake” come il padre di Ikaru/Venusia (noi lo abbiamo conosciuto come Righel). E si diverte inserendo anche un altro componente della famiglia Abashiri ma come studentessa presso la scuola dove Honey si nasconde, una studentessa leggermente mascolina.
Danbei Hayami.
Esattamente come per “Mazinger Z” il progetto partì per una serie animata cui il fumetto avrebbe dovuto fare da supporto e il Maestro, ispirandosi ad un serial televisivo, decise di realizzare questa eroina che oltre a cambiare aspetto a seconda delle necessità grazie ad i suoi poteri di androide restava anche nuda per qualche vignetta per la delizia dei lettori grandi e piccini e generando diverse gag sessuali visto che nonostante tutto Honey è una ragazza molto pudica e riservata.
D'altronde le gag sessuali sono sempre state pane di Nagai che le aveva abbondantemente sfruttate nei suoi lavori, soprattutto in “Scuola senza pudore”.
La versione combattente
 di Honey
Panther Claw attacca la scuola di Honey
ed uccide tutte le studentesse
La bella androide è rimasta più o meno invariata dal suo debutto ma nel corso del tempo alcune cose sono state modificate, per esempio Panther Claw viene definita un'organizzazione criminale composta da donne cyborg e la loro leader, Panther Zora, come una semplice strega, nelle serie successive già citate Nagai cambierà la loro natura in essenze di pura malvagità legate ad altre dimensioni ed esoterismo.
Di questa edizione non ho particolarmente apprezzato l'adattamento, se “la Panther Claw”, con l'articolo davanti, può stridere per una semplice questione di abitudine, in tutte le edizioni cartacee e video precedenti di Honey non era mai stato utilizzato, altri sono ben più pesanti. Il “dispositivo di fissaggio degli elementi dell'aria” che permette all'eroina di trasformarsi viene adattato con “sistema fisso degli elementi dell'aria”, perdendo in immediatezza sul suo impiego e sembrando più qualcosa che si trovi in orbita geostazionaria. Il peggiore però è che con un errore estremamente grossolano indicano il nome del professor Kisaragi, il “padre” di Honey, come Hakase quando questo è il titolo che viene usato per indicare gli scienziati chiamandolo di fatto Professor Professore Kisaragi.
Sarebbe stata necessaria una revisione un po' più attenta prima di andare in stampa.

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