lunedì 4 novembre 2019

Don Zauker - Santo subito


Nel 2009 esce a Lucca Comics il primo ed attesissimo albo inedito di Don Zuker, personaggio di cui vi ho già parlato in questo articolo. Ancora non lo sapevamo ma s'inaugurava ufficialmente l'ingresso nel panorama del fumetto italiano dell'esorcista del Vernacoliere, libero dalle due pagine in cui ormai stava troppo stretto.
Fu praticamente il motivo per cui andai a Lucca quell'anno, appena lo acquistai non resistetti e lo lessi di un fiato. Le risate non mancarono ed una volta finito lo riposi soddisfatto ma una strana sensazione rimase a frullarmi nel
cervello, non mi abbandonò per tutto il tempo fino a quando la sera, tornato a casa, lo rilessi.
E mi sembrava diverso.
C'erano le stesse gag, la stessa storia ma in questa seconda lettura non ridevo, sorridevo sì in alcune scene ma le risate fatte qualche ora prima, e quelle cui ero abituato sulle storie sul Vernacoliere, non c'erano. E fu allora che capii. In quella storia non c'era niente da ridere e forse per la prima volta, grazie ai Paguri, ho capito veramente il significato della parola “satira”.
Ambientato diversi anni prima dell'inizio della serie vediamo Don Zauker costruire la sua fama approfittando del suo status di sacerdote sfruttando la creduloneria e la superstizione degli abitanti di un comune italiano, con il metodo del merchandise instaura un vero e proprio buisness vendendo ai cittadini fazzoletti insanguinati e impregnati di sputi come reliquie e prove della sua beatitudine. Grazie alla fama che ottiene si crea dei proseliti da cui scrocca cibo e alloggio, facendoli felici poiché gli benedice con la la sua presenza. E le mogli con fluidi corporei quando “il verbo si fa di carne”.
Riesce in tutto questo, e la storia ce lo insegna, perché la gente VUOLE credere in un eroe puro e sacro che dica cosa è giusto togliendole il fardello del pensare, di avere un'opinione subendone anche le conseguenze. E non bisogna andare nemmeno troppo indietro nel tempo per notarlo.
Don Zauker mostra la sua benevolenza ad uno dei fedeli
Comprimari della storia sono due poteri che hanno in comune la creazione e lo sfruttamento di seguaci privi di senso critico: la Chiesa e la politica legata alla criminalità locale che pur andando a braccetto attingendo allo stesso bacino di “fedeli” qualche volta si scontrano per lo sfruttamento.
La storia si svolge con una narrazione particolare, dinamica, mai noiosa e ricca di colpi di scena con cui i Paguri sfruttano quelle che allora erano solo potenzialità del personaggio ed iniziando ad inquadrarlo in modo definitivo.
Non solo le stimmate possono essere un segno di santità
Mi fermo qui, raccontare di più significherebbe togliere troppo gusto alla lettura.
Come è ovvio attirò molte polemiche verso gli autori con accuse di blasfemia, che offendevano la religione e Dio ed ovviamente loro ci risero sopra. I Paguri sono atei e la presa in giro è rivolta alle persone che si basano sulla superstizione e a quelle che su di essa ci hanno costruito un buisness.
Il volume, con la copertina di Massimo Carnavale, fu autoprodotto dagli autori e distribuito prima dall'associazione culturale Doubleshot ed una volta esaurito ristampato fugacemente dalla Panini. Oggi è esuaritissimo ma l'uscita del nuovo volume spingerà sicuramente la Feltrinelli a ristamparlo.

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