Questo
secondo volume di Don Zauker, opera della rodata banda dei Paguri e
pubblicato nel 2010 dalla DoubleShot, potrebbe tranquillamente recare
la dicitura “ispirato ad una storia vera”. Lo so, quando si legge
una frase del genere di solito gli autori si prendono delle libertà
narrative che possono andare a coinvolgere anche gli alieni e la
famigerata “storia vera” va a farsi benedire. Non è questo il
caso, purtroppo la realtà basta ed avanza.
Il vescovo Altorio |
I
voti dei cittadini credenti sono estremamente
importanti e per questo
molti partiti sposano, o fingono di farlo, le idee che impone la
Chiesa su tanti temi sociali e scientifici, come le coppie di fatto
ed il trattamento di fine vita e la ricerca. Forte della sua
posizione il vescovo Altorio, importante ed influente membro della
Chiesa, all'inizio degli anni 2000 convoca in segreto un ministro
dello Stato, al tempo guidato dal secondo governo Berlusconi, per
l'ennesima imposizione incurante di leggi nazionali ed
internazionali. Il tutto in nome della giustizia. La giustizia di Dio
ovviamente, che la Chiesa professa e a cui comodamente demanda ogni
tipo di responsabilità o giudizio e poco importa se nel farlo
coprono scandali e proteggono criminali.
Una delle anime pie che abitano il condominio |
In
questo stesso periodo Don Zauker arriva a Firenze dopo un soggiorno
di anni in Africa e si stabilisce in un condominio scroccando, come
suo solito, vitto ed alloggio agli inquilini, persone pie ed
altruiste che fanno tanta beneficenza tramite la parrocchia, come
aiutare la Chiesa nell'evangelizzazione degli africani con la
spedizione di crocefissi e statue della Madonna. Senza farli
avvicinare troppo. È alla ricerca di gratificazioni ed affrancamenti
per questa vita e sa che non c'è migliore complice con cui trattare
che la Chiesa, della giustizia a lui non importa niente ma è in
grado di dare una lezione in merito. Su quella e, soprattutto, sulla
vendetta.
La
satira è spietata e rispetto al volume precedente i Paguri alzano il
tiro senza peli sulla lingua non solo sulla Chiesa ma anche sullo
Stato, o meglio sui governi che incuranti di leggi e Costituzione
sono sempre stati accomodanti con l'istituzione per avere voti e
consenso fra i credenti. Gli autori non mettono nessuna ombra sul
volto del ministro a colloquio con il vescovo e si può facilmente
riconoscere il ministro Giovanardi.
In
apertura vi ho parlato dell'ispirazione ad una storia vera ma anche
solo accennarvi potrebbe togliere ogni tipo d'impatto della storia,
non dirò altro lasciandovi il piacere di leggere questo volume in
occasione della ristampa già pubblicata da Feltrinelli, con un
formato diverso da quello originale ed insieme a “Santo subito”.
C'è
una cosa però che mi ha colpito molto, alcuni personaggi hanno
linguaggio e reazioni volutamente esagerati per aumentare l'effetto
comico e satirico. Oggi si possono sentire e leggere commenti ben
peggiori al bar oppure nei comunicati social di qualche figura
istituzionale tramite i loro profili ufficiali e nei commenti della
loro base elettorale che sostengono quei valori così cattolici che
tanto amano.
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