In una tranquilla comunità di pensionati della campagna inglese della contea del Kent quattro arzilli vecchietti si ritrovano ogni giovedì non per giocare a carte o altri passatempi che si associano normalmente alla pensione, guidati dall'inarrestabile Elizabeth l'ex-sidacalista Ron, il terapeuta appassionato di liste ed algoritmi Ibrahim e l'ex-infermiera Joyce, l'ultima aggiunta al gruppo, studiano vecchi casi irrisolti della polizia per scovarne i colpevoli. Quando il socio del proprietario della tenuta viene assassinato nella sua casa i quattro decidono d'indagare più spinti dall'eccitazione dell'evento che per un senso di giustizia, grazie alla loro tenacia ed intelligenza riescono a procedere nelle indagini ma anche per il fatto che vengono sottovalutati o visti come non “pericolosi” a causa dell'età e dell'aspetto. E soprattutto grazie alla grinta di Elizabeth, di cui abbiamo solo qualche accenno del suo lavoro senza che venga mai rivelato esplicitamente, che con le sue conoscenze e sotterfugi riesce ad entrare in possesso di informazioni ed alleanze con la polizia per ottenere informazioni confidenziali che, altrimenti, come civili non otterrebbero.
Ogni capitolo è dal punto di vista di un personaggio diverso a cui si alternano pagine del diario privato di Joyce, che a differenza degli altri è in prima persona e con alcune digressioni e piccole divagazioni sulla sua vita passata e quella che vive nella comunità con rapporti fra gli altri residenti e la figlia.
Il linguaggio è semplice e nonostante le descrizioni dettagliate non risulta mai pesante e i capitoli brevi danno alla narrazione un ritmo molto veloce, i vecchietti hanno un modo di parlare non conforme alle espressioni odierne, anche se questa può essere considerata una sorta di gag o caratterizzazione. Pur mantenendo una narrazione ed un tono abbastanza leggero non mancano momenti toccanti come il fatto che il marito di Elizabeth stia ormai cedendo alla vecchiaia e lei, più per egoismo e tenerlo vicino a se, lo cura per conto proprio tenendolo principalmente sedato. Oppure Elizabeth che per tenere sotto controllo la propria memoria ogni giorno risponde a una domanda che si appunta su un'agenda due settimane prima, in modo da sapere prima di chiunque altro se la memoria inizia a non funzionare più.
L'autore Richard Osman è un comico e presentatore televisivo, pubblicato nel 2019 in Inghilterra “Il club degli omicidi del giovedì” è stato il suo debutto come scrittore.
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