mercoledì 30 novembre 2022

La purezza del male

 


Con questo libro l'Editoriale Cosmo inizia a pubblicare romanzi di autori di fumetti che normalmente non sono associati alla narrativa, come ad esempio Neil Gaiman, e da appassionato non posso che esserne contento. Per iniziare scelgono il secondo romanzo di John Byrne, se non lo conoscete vi basti sapere che ha lavorato per le principali case editrici di comics rilanciando Superman per la DC Comics a metà anni '80, ha creato una delle testate di She-Hulk che ispirano la serie con Tatiana Maslany e soprattutto è stato il primo ad accorgersi del potenziale di Wolverine.
Pubblicato nel 1992 è un horror che, pur senza cadere nel gore eccessivo o nel disgusto, si concentra sulla natura umana e dove può spingersi se libera da freni ed inibizioni.
A Faulkner, una cittadina dell'Illinois non molto distante da Chicago, sta avendo un grande successo il “miracle show” di Paul Trayne, un ragazzino di quindici anni che nel suo tendone in un campo fangoso “guarisce” le persone dalle loro afflizioni. Donna Wojciechowski, giornalista di punta del Chicago Advocate, arriva nella cittadina per indagare su quella che è sicura essere una truffa, dopo una brillante serie di articoli in cui intervista l'assassino seriale che ha terrorizzato Chicago per otto mesi vede quell'incarico come un'offesa ma in realtà l'intento di Walker Stone, il suo capo ed ex-compagno, era di darle una specie d'incarico-vacanza che la tenesse concentrata sul lavoro per non cedere al suo problema con l'alcool. Faulkner le appare molto differente da come se la immaginava, le strade traboccano di sporcizia di ogni genere come se da settimane nessuno passasse a ritirarla e la puzza permane l'aria ed anche il primo approccio con gli abitanti è grottesco. Paul le spiega che può assorbire per sempre dentro di sé le emozioni legate ai ricordi più traumatici di una persona, nonostante l'aperta diffidenza la giornalista resta toccata dalla genuina sincerità del ragazzo ed accetta di prestarsi ad una prova in modo da verificarne di persona gli effetti e dopo anni si sente finalmente liberata dall'afflizione che l'ha resa così ostile con il mondo e soprattutto con sé stessa iniziando ad ignorare qualsiasi cosa possa turbare la sua nuova condizione.
In apparenza quindi tutto bene.
Ma pensate a come reagireste se non v'importasse niente delle vostre responsabilità? Come vi comportereste sul lavoro, che magari odiate, o con il collega che non sopportate, con i vicini, gli amici più cari o anche con la vostra stessa famiglia? Si potrebbe dire che secondo l'autore responsabilità e maturazione siano legati alle esperienze più dure e segnanti di una persona anche se non tutti sono in grado di trarne esperienza per vivere con esse, e cosa rimane di una persona svuotata dalle emozioni legate alle esperienze che l'ha formata?
Ogni capitolo è diviso in paragrafi in cui Byrne si concentra sui vari personaggi passando da Donna a padre Tom Sylvestri, un giovane prete che attraversa un periodo di crisi nonostante la sua ferma vocazione, ed anche lo steso Paul nel quale dentro di lui stanno accumulandosi le sensazioni peggiori di tantissime persone e che sembrano iniziare ad avere un certo effetto su di lui. La lettura così scorre in modo molto veloce, mentre leggevo mi dicevo “dai, solo un altro po'” e andavo avanti pagine su pagine quasi senza rendermene conto.

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