mercoledì 23 novembre 2022

Don Zauker - In nomine Zauker

 


Dopo anni passati nel più completo edonismo, approfittando della superstizione e, spesso, dell'ingenuità o perfino dell'ignoranza delle persone Don Zauker è infine deceduto nella Steppa della fame in Kazakistan, lo stesso luogo dove nacque. Alti esponenti delle religioni più influenti del mondo, fra cui il vescovo Altorio (già apparso in “Inferno e Paradiso”), si ritrovano nella piccola abazia dove è
Il momento è giunto
 per Don Zauker? 

conservato il corpo ma non per purificarne l'anima bensì per assicurarsi che non possa sfuggire alle fiamme dell'inferno e continuare ad infestare la Terra, contenti che quell'uomo incontrollabile che attirava troppo l'attenzione sui fatti più privati di ogni confessione sia infine morto. Come si può immaginare un prete, un lama, un rabbino ed un imam non vanno molto d'accordo, in fondo sono concorrenti nel buisness della fede e non si risparmiano insulti di ogni genere basati sui credi degli altri, ognuno convinto di possedere la verità assoluta, in scambi di battute al vetriolo. In mezzo a loro spicca anche un capo indiano, un'aggiunta curiosa da parte dei Paguri che potrebbe rappresentare le varie correnti new age o sette che hanno sempre riscosso un certo successo in alcuni ambienti anche se, molto più semplicemente, potrebbe essere solo un tocco di nonsense comico.
Utilizzando un metodo narrativo che già hanno utilizzato in passato con due o più linee temporali che procedono fino ad incontrarsi attraverso flashback e racconti veniamo a conoscenza di fatti ancora ignoti sulla vita di Don Zauker, la Chiesa Cattolica è sempre stata una costante fin dalla più tenera infanzia e ne ha sempre saputo trarre i massimi vantaggi sia per ottenere fama e potere sia per il puro piacere dello spregio. C'è da dire che è molto difficile comprendere cosa è vero e cosa frutto dei suoi deliri di cui sono solitamente vittime le persone che hanno la sfortuna d'incontrarlo, da sgangherate capanne nella brughiera kazaka con manesche “tutrici” passiamo nella
Romania di Ceausescu che l'esorcista racconta di aver conosciuto personalmente durante l'adolescenza.
Secondo le intenzioni dei Paguri questo nuovo volume, sempre pubblicato con Feltrinelli, sarà l'ultimo, se non per sempre comunque per molto tempo. Ammetto che la cosa mi ha fatto molto dispiacere, Don Zauker è il fumetto che mi ha insegnato cosa è la satira dandomi qualche buona lezione di cinismo e black humor. Gli autori hanno spiegando che ormai, per loro, la chiesa cattolica non rappresentava più un bersaglio degno per il loro esorcista, d'altronde dopo quasi vent'anni degli autori vorranno dedicarsi ad altri progetti chiudendo un capitolo, per quanto importante, ed andare avanti. Quali che siano le loro scelte si congedano dal personaggio allestendo uno spettacolo in grande stile come piace a loro: satira feroce su tutto senza risparmiarsi. Da semplici battute sulle Graphic Novel ed associazioni fra musica per adolescenti e serie televisive vintage ai corsi per seminaristi arrivano a toccare argomenti molto più seri e scomodi, dai vari novax e negazionisti del Covid a cui si sono affiancati partiti di destra in cerca di consensi in questi anni di pandemia fino all'ipocrisia di Israele e come utilizzino l'antisemitismo come scusa per distrarre l'opinione pubblica su ogni loro azione ambigua. E non manca ovviamente qualche loro personale interpretazione sull'immaginario cattolico come ad esempio una molto originale sul “vade retro!”

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