mercoledì 2 novembre 2022

Jack Kirby - La vera vita del Re dei comics

 


Jack Kirby è stato uno dei più importanti autori di fumetti americani, attivo fin dagli anni '40 ha creato un gran numero di storie e personaggi di grande successo ed oggi è ancora considerato il Re dei comics. Il fumettista Tom Scioli ne racconta la vita e, soprattutto, la carriera basandosi sulle interviste rilasciate nel corso dei decenni riportandone estratti nelle didascalie delle vignette.
Senza l'intenzione di ricostruire i fatti storici e dichiarando che il volume non è una biografia autorizzata dagli eredi dell'autore Scioli racconta tutto esclusivamente dal punto di vista di Kirby, è un fatto noto ed assodato che nella sua carriera abbia subito numerose ingiustizie da datori di lavoro che non hanno onorato impegni, promesse economiche ed i riconoscimenti creativi ma con l'intenzione di mostrarne la scorrettezza finisce per dipingerlo come uno sprovveduto, in realtà era solo un pessimo imprenditore con la preoccupazione principale di mantenere la famiglia.
Un giovane Stan Lee incontra Kirby 
e Joe Simon
Al centro della storia ovviamente è la questione sul reale ruolo di Stan Lee nella stesura dei testi delle serie, come ho appena detto Scioli da solo la versione del Re in cui questi si attribuisce il merito delle storie, poi modificate da Lee nei dialoghi, ed anche le creazioni grafiche di ogni personaggio della Marvel di quel tempo. V'invito ad approfondire in modo da farvi un'idea più completa dal punto di vista puramente storico, io sono un kirbyano convinto e senza dubbio la Marvel non sarebbe mai arrivata al successo senza di lui ma riconosco che l'apporto di Lee fu comunque fondamentale e non a caso fu proprio lui a soprannominarlo il Re. Kirby aveva una fantasia vulcanica, pervaso da un'energia creativa a cui lui stesso non riusciva a stare dietro sfornava sempre nuovi personaggi senza mai fossilizzarsi su un titolo o un genere ma continuando a sperimentare e creare nuove cose, purtroppo solo alla fine della carriera si vide riconoscere il giusto merito del suo lavoro sia dal punto di vista economico che, soprattutto, da quello creativo.
L'infanzia del Re
Noto per il suo carattere attaccabrighe, frutto dell'infanzia nel ghetto, dopo una breve esperienza nell'animazione si dedicherà al fumetto e soprattutto assieme a Joe Simon, con cui creò fra gli altri Capitan America, si dedicò ad oggi tipo di genere passando dalla fantascienza al poliziesco, creando le prime riviste a fumetti “rosa” dedicate alle ragazze ed ovviamente quelli di guerra. E di tutti gli eventi narrati della sua vita mi hanno molto colpito proprio i racconti sulla guerra, assegnato all'esercito Kirby sarebbe arrivato in Normandia dieci gironi dopo il D-Day, e come è facile immaginare l'esperienza lo avrebbe profondamente toccato a livello personale e professionale.
Scioli utilizza uno stile molto particolare che di sicuro resta impresso nel lettore, quando tutti i personaggi sono resi in modo più realistico o conforme agli stili dei comics, in alcuni casi anche proprio ispirati allo stile del Re, Kirby è caratterizzato da degli occhioni che via via diventano più grandi ricordando i manga che lo fanno sembrare più giovane, quasi un bambino unito alla sua nota scarsa altezza.

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