mercoledì 16 febbraio 2022

Harley Quinn Black+White+Red

 


Picchiaduro a scorrimento
Tempo fa vi parlai di “Batman Biancoe Nero”, la DC Comics dedica un'antologia molto simile ad Harley Quinn aggiungendo il rosso, unendo così i colori caratteristici del personaggio, e mantenendo la formula di storie da otto pagine slegate fra di loro realizzate da autori diversi. Ognuno da la sua versione grafica di Harley, sbizzarrendosi personalizzandone il look, ed anche caratteriale dipingendola sia come giocosa malandrina che da folle lucida ed un po' psicopatica. In ogni storia Harley si è già lasciata con Joker, liberandosi dalla tossicità del rapporto con il criminale, ed Ivy è un personaggio
L'Harley di 
Stjepan Šejić 
praticamente fisso, in nessuna occasione però viene parlato in modo esplicito del loro rapporto, tranne in un paio di occasioni.
Stjepan Šejić la descrive fredda, calcolatrice e sicura di sé mentre misura le parole giocando con la terapeuta di Arkham e si viene colpiti dalle piccole cicatrici sul viso usate dall'autore croato per raccontare la turbolenza del rapporto con cui ha chiuso. In “Il capolinea” la disegnatrice francese Marguerite Sauvage realizza vignette orizzontali che si allungano su due pagine a riprendere un picchiaduro a scorrimento, valorizzando dal punto di vista grafico la storia.
L'Italia è magistralmente rappresentata da tre bravissimi disegnatori, Mirka Andolfo realizza, anche come sceneggiatrice, una commedia divertente ed un po' grottesca ambientata nel mondo dell'alta moda criminale in cui Harley sfida Catwoman in una gara di stile. Matteo Scalera, sui testi degli sceneggiatori Sean Murphy e Katana Collins, si collega a “Batman Cavaliere Bianco”, dando forse la caratterizzazione più profonda del personaggio, ed Eleonora Carlini illustra quella di Patrick Schumacker in cui Harley entra nella Legione del Destino e deve fare i conti con l'egocentrismo di Luthor che cerca nuovi metodi socialmente accettabili per essere cattivo.
Non mancano Jimmy Palmiotti ed Amanda Conner, che scrivono la storia a quattro mani, e Paul Dini anche se, purtroppo, non in coppia con Bruce Timm, che è il vero grande assente dell'antologia. Fra gli altri disegnatori chiamati a dare il loro contributo per i diciotto capitoli dell'antologia abbiamo Adam Hughes ed Otto Scmidt, anche se in questi due casi le storie non sono all'altezza dei disegni.


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