Nato nel 1977 Capitan Harlock è sicuramente il personaggio più famoso del Maestro Leiji Matsumoto, un anarchico che vive secondo il suo personale codice solcando lo spazio con la sua astronave Arcadia ed il simbolo del jolly roger a rappresentare la libertà. Nei decenni è stato protagonista di serie animate, film d'animazione e appare come guest star in “Galaxy Express 999” e nel fumetto de “La corazzata spaziale Yamato”, a dimostrazione che nonostante alcune incongruenze, anche pesanti, queste storie si svolgano in un unico universo narrativo. La prima serie animata, diretta da Rintaro, è stata realizzata sul finire degli anni '70, arrivata anche da noi trasmessa per la prima volta dalla Rai l'innegabile fascino del personaggio ha conquistato fan di tutti i tipi ed età rimanendo nel cuore ancora oggi anche a chi non è appassionato di fumetto o animazione. È amatissimo anche in Francia, dove lo conoscono con il nome di Albatour, e Jérôme Alquié lo omaggia con questa miniserie di tre volumi, pubblicata da noi da Panini fra il 2020 ed il 2021, legata proprio a quella primissima ed amatissima serie restandone comunque indipendente.
Considerato un criminale dal governo centrale della Terra Harlock è l'unico ad ergersi come difesa del pianeta e dei suoi abitanti all'invasione delle Mazoniane, un popolo alieno di origine vegetale composto da donne guidato dalla regina Raflesia. Ed è
La Mazoniana di ghiaccio |
Anche se gli eventi della serie vengano riassunti in un prologo del primo volume ritengo che sia necessaria una conoscenza minima dei personaggi per apprezzare a pieno la lettura, invece la storia indipendente è ben comprensibile anche a chi non ha mai visto ne la serie o letto il fumetto visto che Mazone e la Regina Raflesia sono solo un contorno con un ruolo minimo, per quanto importante.
I disegni sono ispirati a quelli del Maestro ma perdono un po' di quello che è l'aspetto più caratteristico mostrando una forte influenza allo stile di Shingo Araki, si nota prevalentemente nei personaggi femminili e soprattutto su Talika e Mayu. Jérôme Alquié omaggia Matsumoto inserendolo nel ruolo del dottor Reiji, sfruttando l'errata trasposizione del nome dell'autore che in passato veniva riportata in alcuni credits, facendogli incontrare Meatel, ulteriore omaggio al vasto universo narrativo del Maestro in un bellissimo tributo a quello che è il solo ed unico vero Re dei Pirati.
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