mercoledì 28 luglio 2021

Superman di Alan Moore

 


Purtroppo Alan Moore ha lavorato pochissime volte su mostri sacri del fumetto di supereroi come Superman e Batman, negli anni '80 scrisse tre storie sull'Uomo d'Acciaio della fine della Silver Age che era molto diverso non solo da quello odierno ma anche da come sarebbe diventato nel 1986 con il rilancio di John Byrne.
Kal-El ed un anziano Jor-El
Il toccante “Per l'uomo che ha tutto” appare su “Superman Annual” del '85 con i disegni di Dave Gibbons, Kal-El vive la vita che ha sempre desiderato su Krypton assieme a sua moglie Lyla e i figli ma in realtà è rinchiuso in un mondo onirico che realizza i suoi desideri più profondi lasciandolo in trance. In questa storia convergono gli elementi della vita kryptoniana del protagonista mostrati nel corso degli anni, che siano solo citati come Nightwing e Flamebird, le identità assunte da Superman e Jimmy Olsen nelle loro avventure nella città in bottiglia di Kandor, o più importanti come Lyla, attrice incontrata dall'Uomo d'Acciaio in un viaggio a ritroso nel tempo sul suo pianeta natale e di quale si sarebbe innamorato così intensamente da rivelarle la sua vera identità. Curiosamente l'adattamento animato in un episodio della serie animata “Justice League Unlimited”,meno drammatico, è ad oggi l'unico dove nei credist figuri il nome di Moore.
Nello stesso anno su “Dc presents”, una di quelle testate antologiche ormai scomparse, viene pubblicato “Il confine della giungla” e mostra Superman vicino alla morte per un avvelenamento da una pianta kryptoniana sopravvissuta al pianeta. Superman, l'Uomo d'Acciaio, invulnerabile e capace di piegare l'acciaio a mani nude vede perdere gradualmente i propri poteri e Moore, insieme ai disegni di Rick Veitch, ci mostra attraverso una narrazione didascalica ed introspettiva quelle sensazioni di vulnerabilità per lui sempre sconosciute e sarà Swamp Thing ad aiutarlo.
Superman e Swamp Thing

Il piatto forte del volume è “Che fine ha fatto l'Uomo del Domani?” pubblicato in due parti su Superman 423 e Action Comics 583 nel 1986, qui collima tutta la storia e la mitologia del Superman della Silver Age in quella che è la Conclusione di un'Era, il suo punto d'arrivo.
L'idea partì dallo storico editor Juluis Swartz, noto per aver risollevato le testate di Batman negli anni '70, che voleva lasciare un segno indelebile della sua gestione delle due serie e visto che era già stato deciso di rilanciare da zero il personaggio dopo gli eventi di “Crisi Sulle Terre Infinite” pensò ad una storia che avrebbe potuto essere la conclusione delle sue avventure. Ne parlò quasi per caso ad Alan Moore che lo convinse a farsi affidare la sceneggiatura, scherzando Swartz
Jimmy e Lana in azione
raccontò poi che lo scrittore lo minacciò di morte se non glie avesse fatta scrivere.
Il Burlone ed il Giocattolaio smascherano Clark Kent pubblicamente trasformandolo in un bersaglio assieme a tutti i suoi amici più stretti per ogni criminale, Superman porta Lois, Lana, Jimmy e Perry White con la moglie nella Fortezza della Solitudine dove finiranno assediati dai suoi avversari più spietati guidati da Brainiac e Lex Luthor. Moore riversa in queste pagine tutto l'amore per Superman con una panoramica su tutta la Silver Age, Jimmy Olsen torna a vestire i panni di Elasti Lad, nei quali era anche membro onorario della Legione dei Super-Eroi, e Lana Lang s'immerge nelle acque misteriose che nelle storie di Superboy gli conferivano poteri magici e non manca nemmeno Krypto.
Per illustrare quest'ultima avventura dell'Uomo d'Acciaio fu chiamato Curt Swan, disegnatore storico degli anni '50, con la collaborazione di George Pérez e Kurt Schaffenberger.
La Planeta le raccolse in un volume unico e la Panini le ha ristampate nel 2021.

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