“Kingdom Come” è senz'ombra di
dubbio un capolavoro, la perfetta sinergia fra Mark Waid ed Alex Ross
da vita ad una narrazione di altissimo livello mostrandoci in ogni
pagina ed ogni dialogo l'amore che nutrono per questi personaggi.
Mark Waid racconta la storia dal punto di vista del pastore Norman Mc
Key, l'uomo ha continue visioni di una tragedia incombente e lo
Spettro lo designa come testimone e giudice della razza umana e dei
metaumani in un' atmosfera da fine imminente che ben si sposa con i
versi della Bibbia sull'Armageddon che conferiscono una drammaticità
mitologica.
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Una delle scene più epiche |
Lo scrittore estremizza l'ammirazione
che gli eroi DC hanno sempre goduto fra le persone normali arrivando
ad innalzarli a divinità aumentando il divario fra loro,spinti da
questa adorazione le nuove generazioni diventano via via più
violenti proprio con il loro supporto. Disgustato Superman decide di
ritirarsi seguito in breve tempo dai suoi amici, Batman continua la
sua missione aiutato da Ted Kord e Ollie e Dinah Queen ma con il
ritiro dell'Uomo d'Acciaio, simbolo dei valori più alti e nobili, la
nuova generazione elegge a leader lo spietato Magog. Dando una
visione quasi iconoclasta di queste nuove divinità Waid ce le mostra
incontrollabili, pronte a combattere per le strade senza curarsi del
coinvolgimento di passanti innocenti. Il ritorno di Superman, che
spingerà l'umanità nuovamente a guardare in alto con speranza, non
avvicinerà umani e metaumani ma anzi ne aumenterà la distanza. Con
il suo ruolo di osservatore il pastore da agli eventi una visione
esterna ed umana, avvicinandosi dal basso alle divinità che lui,
semplice umano, dovrà scegliere come giudicare e che destino
riservare a loro e l'umanità.
Il livello così alto della storia è
enfatizzato dai disegni di Alex Ross, non solo dona ai personaggi
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Su nel cielo! |
maestosità e regalità ma li caratterizza in modo originale con
pochi e semplici dettagli, come la fusciacca al posto della cintura
con fibbia di Capitan Marvel (non lo avevano ancora ribattezzato
Shazam) o Wonder Woman con una tunica blu a stelle bianche al posto
dei classici calzoncini, ed arricchendoli di dettagli color oro.
Attinge a piene mani su tutto l'immaginario del DC Universe senza
limitarsi ai soli fumetti, il simbolo sul petto di Superman è su
campo nero come nella serie animata dei fratelli Fleisher, appare un
attempato e disilluso Marvin dalla serie degli anni '60 de “I
Superamici” e non mancano dei piccoli cammeo della Legione dei
Superanimali. Il punto più alto e divertente di questo giochetto è
il ristorante Planet Kripton, arredato con oggetti tipo la freccia
guantone di Freccia Verde, la kriptonite in tutti i suoi colori e il
personale abbigliato come eroi fra cui scorgiamo Carey Kelly vestita
da Robin ed Yvonne Craig, l'attrice che interpretava Batgirl nella
storica serie dal vivo.
“Kingdom Come” è anche l'omaggio
degli autori alla Silver Age ed ai più alti valori dell'eroismo,
aggiungendo un tocco di confronto generazionale fra due generi.
Infatti all'inizio degli anni '90 avevano fatto la loro apparizione
personaggi più violenti, equipaggiati con cartucciere su ogni parte
del corpo, enormi fucili e tanta voglia di rompere musi. L'Image
Comics ne lanciò una grande quantità come soldati dalla dubbia
moralità o mercenari con superpoteri al servizio di corporazioni che
li usavano per intenti più o meno disonesti, basandosi più sui
disegni che sulla solidità delle storie ebbero un impatto notevole
sul pubblico che li accolse con grande entusiasmo. E' proprio a
questi che s'ispirano i “metaumani fuoricontrollo” con i loro
aspetti grotteschi ed equipaggiati con armi da fuoco,
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Magog |
anche se va
ammesso che alcuni sono innegabilmente accattivanti come l'europeo
Von Bach, dal corpo ricoperto quasi interamente da tatuaggi che
lasciano solo intravedere la pelle in pochi punti, e Magog con
un'evidente somiglianza a Cable, in un certo senso il progenitore del
genere.
Pubblicato nel 1996 da noi è stato
editato da ogni casa editrice che ha pubblicato la DC in Italia ma in
versioni molto diverse, la prima fu la Play Press che lo propose sia
come spillato che raccolto in un cartonato dalla pessima stampa, si
dovrà attendere l'edizione Absolute della Planeta De Agostini per
apprezzare a pieno i meravigliosi dipinti di Alex Ross. Inoltre
raccoglieva editoriali, legende dei personaggi che appaiono in cover
e scene di gruppo, genealogie, interviste e, soprattutto, studi e
note sui personaggi che rivelano alcuni piccoli retroscena
interessanti, come il fatto che Ross ha modellato Norman Mc Key sul
padre, anche lui pastore. Purtroppo anche questa bellissima edizione
non era senza errori, tipici della Planeta, per quanto riguarda i
dialoghi. La Panini l'ha recentemente ristampato.
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