mercoledì 24 febbraio 2021

Fulmine Tom



Il titolo per esteso sarebbe “Come accadde che Thomas Leclerc 10 anni 3 mesi e 4 giorni divenne Fulmine Tom e salvò il mondo”, si può pensare che sia un libro sui supereroi ed anche se per certi versi è così ci troviamo di fronte a qualcosa di molto diverso da quello che ci si può aspettare.
È il 1968 e Thomas, o Tom se preferite, è un bambino di dieci anni trasferitosi da poco con i genitori da Parigi a Montigny, è molto intelligente ed ha il massimo dei voti in matematica (ed il minimo in educazione fisica) ma non socializza con nessuno e soprattutto sembra non esprimere nessuna emozione spesso estraniandosi dal mondo che lo circonda. I genitori non sanno come rapportarsi con lui per crescerlo e questo fa soffrire molto la madre, casalinga la cui unica realtà è composta dalle mura domestiche che evita anche il contatto con i vicini. Ad aprirgli uno spiraglio verso il mondo esterno sono i fumetti dei supereroi, appassionato di quei fantastici personaggi il suo sogno è diventare uno di loro ed il giorno che riesce a vincere una corsa con lo scuolabus sul tragitto di casa, in realtà solo in ritardo per una serie di circostanze, per lui è il segnale che è finalmente diventato il supereroe Fulmine Tom. Non aspettatevi però scene comiche in cui Tom cerca di fare l'eroe, per quanto dispiaciuto di doversi accontentare di risolvere i piccoli problemi del paesino la storia è in realtà molto drammatica, con un linguaggio semplice e senza eccessive descrizioni l'autore Paul Vacca la racconta in modo toccante e delicato mostrandoci come i supereroi rappresentano per il bambino un punto di contatto con la realtà avvertendone un'affinità sentendosi, come loro, fuori posto nella vita di tutti i giorni. Anche se ci sono un paio errori visto che vengono citati Fenice e Venom, personaggi che sarebbero apparsi solo molto dopo il '68.
Siccome ogni eroe ha amici con cui rapportarsi decide di farsene iniziando un'analisi degli altri ragazzi della scuola per comprendere il metodo con cui stringono amicizia fra di loro ed emularli, questi si riveleranno per lo più maldestri tentativi in cui fallisce per la sua incapacità nel rapportarsi alle persone. Senza accorgersene la sua prima vera amica diventerà una ragazzina di quattordici anni di nome Palma incuriosita da quel bambino che se ne sta sempre solitario, nonostante sulle prime non la sopporti e provi per lei delle sensazioni contrastanti la scomparsa improvvisa sarà per lui un duro colpo emotivo e dai sogni ad occhi aperti sulla loro vita insieme si vede che era arrivato a provare del genuino amore.
Nonostante sia molto intelligente è sempre un bambino di dieci anni e si approccia ai suoi “dilemmi” da eroe con la tipica ingenuità di quell'età, ne è un esempio il salvataggio del cane Sole Nero, convinto che sia maltrattato dai padroni la sua idea è di portarlo via di notte e legarlo ad un albero lontano dalla loro casa con la convinzione che sarebbe passata una persona degna di adottarlo. Oppure la parte più toccante di tutta la storia, si accorge che sua nonna comincia a presentare segni di demenza senile e per aiutarla prima si prende la colpa per le cose che rompe e le piccole e grandi disattenzioni, convincendo i genitori a preparare cibi che secondo lui possono rinvigorire il cervello e facendole imparare nomi e poterei dei supereroi come esercizio.
Anche se Tom è il personaggio principale tutta la famiglia Leclerc è protagonista soprattutto la madre Pauline, la donna non è contenta della sua vita al punto d'immedesimarsi nelle eroine delle soap opera, sua unica evasione dalle mura domestiche. Al lettore appare evidente come quasi odi la propria vita, imprigionata nei suoi ruoli e quasi ignorata dal marito Serge cercherà una vera evasione trovando un lavoro che la porti finalmente fuori da casa ma continuerà a sentirsi fuori posto. E la relazione con il marito non l'aiuta, non solo è troppo concentrato a lamentarsi del proprio lavoro per accorgersi dell'infelicità della moglie ma quando scopre che è tornata a lavorare entrerà quasi in competizione con lei lasciando quell'impiego che tanto detestava per dedicarsi alla carriera imprenditoriale senza particolari risultati.
L'autore descrive i coniugi intrappolati in una vita in cui nessuno dei due è felice, questo intaccherà anche la vita di Tom che arriverà alla conclusione, a torto o a ragione, di essere lui la causa della fine dell'amore fra i genitori, sentimento che ogni bambino figlio di divorziati avverte in modo più o meno marcato ma essendo un supereroe deve far rifiorire quel sentimento fra di loro e per farlo è pronto al sacrificio. Il sacrificio sarà un tema molto ricorrente nella fantasie di Tom, arriverà anche a distruggere una delle amicizie faticosamente costruite per restare fedele ai suoi principi.

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