mercoledì 17 febbraio 2021

ControNatura


Dopo l'esperienza di “Sacro/Profano” Mirka Andolfo realizza il suo primo fumetto lungo pubblicato a cavallo del 2016 e 2018 su tre volumi da Panini, l'autrice si stacca totalmente dalle atmosfere allegre e piccanti cui aveva abituato i lettori con un effetto quasi spiazzante dimostrando di saper trattare temi molto seri aggiungendoci della critica sociale. Critica che viene accentuata dal fatto che i personaggi sono animali antropomorfi dalle razze più disparate, dai più “comuni” lupi ad altre che non si sono viste sfruttate spesso come i porcospini.
Leslie Blair
Quella di “ControNatura” è una società distopica che si basa sulla riproduzione ed il mantenimento della razza, chi si sposa e genera figli ha agevolazioni economiche e sociali, invece i single sono obbligati a pagare esose tasse che alla lunga gli obbligano a sposarsi e se non fanno entro i venticinque anni è lo stato a trovare potenziali partner tramite un programma di accoppiamento. I rapporti fra razze differenti ed omosessuali sono proibiti per legge, severamente puniti con prigione, rieducazione ed addirittura con la morte, il ruolo della donna relegato quasi unicamente a quello di gestante e l'atto sessuale finalizzato al solo scopo riproduttivo porta a matrimoni privi di amore e figli mal sopportati dai genitori.
Uno degli eccitanti
sogni di Leslie

La nostra protagonista è Leslie Blair, una... maialina... porcellina... (non riesco a trovare nessun modo per dirlo senza che suoni un doppio senso) single di venticinque anni che vive strozzata dalle tasse, una ragazza con poca personalità e dal carattere debole che pensa al matrimonio solo per le pressioni sociali e preoccupata per dei sogni ricorrenti in cui si accoppia con un lupo bianco che si fanno sempre più vividi, realistici ed eccitanti. Con queste premesse si può pensare che la storia sia incentrata sul tema sociale ma ben presto si espande in qualcosa di molto più grande, viene rivelato che Leslie è la chiave per accedere al grande potere soprannaturale dell'Albino, il lupo che le appare in sogno, rappresentazione delle forze primordiali della distruzione a cui la misteriosa congrega nota come l'Alleanza mira d'impossessarsi per poter così espandere la loro influenza su tutta la società ed ergersi a razza superiore. La nostra protagonista si troverà ben presto braccata, privata dei pochi amici che aveva e sicuramente condannata se non fosse per l'intervento di misteriosi alleati quali Carol, un'altra suina che sembra conoscere molto bene l'Alleanza, ed un giovane lupo bianco legato all'Albino di nome
Khal e Leslie
Khal, che s'impegneranno per aiutarla obbligandola a diventare più forte e decisa.
Oltre al soprannaturale Andolfo mantiene nell'ambientazione una forte critica verso ogni tipo di discriminazione e la società che le tollera, senza nessuna scusante morale mostra cittadini incattiviti che vivono odiando e denunciando, con una punta di sadismo, chiunque non rientri nel loro concetto di normalità. L'apice è toccato con i centri dirieducazione, dove tramite elettroshock, torture, impianti di chip e segregazioni cercano di “curarli” senza trascurare un trattamento preventivo sui figli, il tutto con ad un personale zelante e qualificato che tende a divertirsi nel lavoro.
Fa venire i brividi pensare che strutture del genere esistono veramente in paesi che applicano la così detta “terapia di conversione”.
Per creare questo suo mondo Mirka Andolfo s'ispira in modo marginale ma sostanziale a George Orwell, infatti il misterioso sciamano dell'Alleanza noto come lo Sguardo spia i cittadini tramite telecamere e microfoni nascosti ed il capo dell'Alleanza è un maiale di nome Napoleon come ne “La fattoria degli animali”.

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