Dopo l'esperienza di “Sacro/Profano” Mirka Andolfo realizza il suo primo fumetto lungo pubblicato a cavallo del 2016 e 2018 su tre volumi da Panini, l'autrice si stacca totalmente dalle atmosfere allegre e piccanti cui aveva abituato i lettori con un effetto quasi spiazzante dimostrando di saper trattare temi molto seri aggiungendoci della critica sociale. Critica che viene accentuata dal fatto che i personaggi sono animali antropomorfi dalle razze più disparate, dai più “comuni” lupi ad altre che non si sono viste sfruttate spesso come i porcospini.
Leslie Blair |
Uno degli eccitanti sogni di Leslie |
La nostra protagonista è Leslie Blair,
una... maialina... porcellina... (non riesco a trovare nessun modo
per dirlo senza che suoni un doppio senso) single di venticinque anni
che vive strozzata dalle tasse, una ragazza con poca personalità e
dal carattere debole che pensa al matrimonio solo per le pressioni
sociali e preoccupata per dei sogni ricorrenti in cui si accoppia con
un lupo bianco che si fanno sempre più vividi, realistici ed
eccitanti. Con queste premesse si può pensare che la storia sia
incentrata sul tema sociale ma ben presto si espande in qualcosa di
molto più grande, viene rivelato che Leslie è la chiave per
accedere al grande potere soprannaturale dell'Albino, il lupo che le
appare in sogno, rappresentazione delle forze primordiali della
distruzione a cui la misteriosa congrega nota come l'Alleanza mira
d'impossessarsi per poter così espandere la loro influenza su tutta
la società ed ergersi a razza superiore. La nostra protagonista si
troverà ben presto braccata, privata dei pochi amici che aveva e
sicuramente condannata se non fosse per l'intervento di misteriosi
alleati quali Carol, un'altra suina che sembra conoscere molto bene
l'Alleanza, ed un giovane lupo bianco legato all'Albino di nome
Khal,
che s'impegneranno per aiutarla obbligandola a diventare più forte e
decisa.
Khal e Leslie |
Oltre al soprannaturale Andolfo
mantiene nell'ambientazione una forte critica verso ogni tipo di
discriminazione e la società che le tollera, senza nessuna scusante
morale mostra cittadini incattiviti che vivono odiando e denunciando,
con una punta di sadismo, chiunque non rientri nel loro concetto di
normalità. L'apice è toccato con i centri dirieducazione, dove
tramite elettroshock, torture, impianti di chip e segregazioni
cercano di “curarli” senza trascurare un trattamento preventivo
sui figli, il tutto con ad un personale zelante e qualificato che
tende a divertirsi nel lavoro.
Fa venire i brividi pensare che
strutture del genere esistono veramente in paesi che applicano la
così detta “terapia di conversione”.
Per creare questo suo mondo Mirka
Andolfo s'ispira in modo marginale ma sostanziale a George Orwell,
infatti il misterioso sciamano dell'Alleanza noto come lo Sguardo
spia i cittadini tramite telecamere e microfoni nascosti ed il capo
dell'Alleanza è un maiale di nome Napoleon come ne “La fattoria
degli animali”.
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