Quando un autore lavora su una serie
regolare deve vagliare molte idee e può capitare che alcune di esse
non siano sfruttabili, vuoi perché “fuori tema” sul personaggio
che vuole raccontare oppure non integrabile con la storia. Può
succedere quindi che alcune buone idee, se non addirittura ottime,
vengano scartate per essere riutilizzate in qualche altro progetto.
Ad esempio per delle storie autoconclusive.
E se l'autore è Hiroiko Araki
e le
idee sono per “Le bizzarre avventure di Jojo” queste non saranno
solo buone od ottime ma, soprattutto, bizzarre. Il Maestro Araki
porta tutto il suo estro creativo nella realizzazione di queste
storie che per la particolarità delle situazioni, i personaggi
atipici, e un cammeo del suo avatar Rohan Kishibe, in quella che
sarebbe divenuta la prima di una serie di storie brevi con lui come
presentatore, potrebbero benissimo svolgersi nel mondo di “Jojo”.
La raccolta ospita storie apparse in
varie riviste della Shueisha dal '95 al '99, l'anno di pubblicazione
del volume in Giappone, e per sua stessa ammissione Araki riprende
alcune di queste idee scartate ampliandole e perfezionandole
curandone i dettagli per creare ambientazioni solide e funzionali.
L'autore caratterizza i personaggi in
modo deciso anche se semplice, a causa della limitata quantità di
pagine, e come suo solito li rende interessanti e sfaccettati.
Nessuno di loro si può definire “buono” ma hanno tutti una forza
d'animo ed una volontà che li mette in condizione di affrontare la
situazione in cui sono. Il protagonista della storia “Under
execution, under jailbreak” è un condannato a morte
Il protagonista condannato a morte |
Il gatto Dolce |
il suo gatto.
Un fantasma pensieroso |
Discorso a parte merita il protagonista
di “Deadman Question”, fantasma che si organizza come meglio può
per trascorrere l'esistenza in un mondo di viventi che non gli
permette di vivere in pace in una casa disabitata ascoltando musica
classica senza dichiararla infestata chiamando televisione ed
esorcisti. Appassionato di cultura e musica si concentra sul suo
lavoro nella speranza di poter trovare, un giorno, la pace ed ha
severe restrizioni, ancora più di chi è in vita, per poterlo
svolgere. Non può entrare in un luogo abitato se chi la occupa non
gli dà l'autorizzazione ad entrare, magari anche solo simbolicamente
ed il contatto involontario con un essere vivente lo danneggia al
punto che può perdere pezzi del corpo. A questo personaggio sono
dedicate ben due storie, quella più articolata e divisa in due
parti, e sono quelle più incentrate sull'azione del volume.
Araki si diverte inserendo, oltre a
Rohan, un altro personaggio a lui molto caro e caratterizza i
protagonisti graficamente con il suo tipico stile stravagante non
solo per l'abbigliamento stiloso ma anche con le acconciature. Chi
conosce “Jojo” sa bene di cosa parlo.
Ogni volta che leggo questo volume mi
diverto a cercare di capire per cosa erano destinate in origine
queste idee, ad esempio “Under execution, under jailbreak”
potrebbe essere stata studiata per “Vento Aureo” e credo che sia
pensando a delle avventure con Reimi Sugimoto, la fantasma di
“Diamond is Umbreakable”, che abbia creato le regole per i “suoi”
fantasmi.
La Star Comics lo pubblicò nel 2001
lasciandolo ingiustamente nel dimenticatoio per tutti questi anni, lo
hanno ristampato in occasione per la presenza di Araki a Lucca Comics
& Games del 2019 nella collana “Il Bizzarro universo di
Hirohiko Araki” con una nuova traduzione in cui vengono
ripristinati i titoli originali in inglese delle storie.
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