Pubblicato nel 2017 questo è il quarto
volume di Don Zauker, anche in questo caso gli autori s'ispirano ad
eventi realmente avvenuti dedicando una particolare ed attenta cura
alla ricerca e ricostruzione dei fatti storici.
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Un momento ispirato di Don Zauker |
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Don Zauker assieme ai suoi orfanelli |
Ambientato negli anni '80 in El
Salvador, paese dalla storia travagliata e spesso ignorata, fatta di
criminalità e sangue. I Paguri raccontano con il loro inconfondibile
stile le crudeltà commesse dagli Squadroni della Morte durante la
guerra civile in corso in quegli anni, il tutto con il beneplacito
degli americani, che vedono nel leader del movimento Arena e capo
degli Squadroni, Roberto D'Aubuisson,
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Don Zauker ed il suo collaboratore colombiano Don Pablo |
un valido alleato per bloccare i tanto odiati comunisti e quindi disposti a chiudere più di un occhio sulle stragi che compieva. E nell'indifferenza della Chiesa, rappresentata al tempo da Giovanni Paolo II°, pronta ad abbandonare e disconoscere nel più completo disinteresse i loro sacerdoti se non giudicati in linea con le loro priorità ed interessi.
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Papa Paolo Giovanni II° prende la sua decisione |
Gli autori utilizzano un loro rodato
metodo di narrazione inserendo ben tre linee narrative, nella prima e
nella seconda vediamo delle alte cariche del Vaticano e Roberto
D'Aubuisson che discutono sul comportamento di un prete che si muove
in opposizione alla volontà della Chiesa.
E Don Zauker? È lì, in mezzo agli
ultimi, i poveri e gli orfani, portando loro la parola del Cristo.
Tramite lui ci viene mostrato quel mondo, un mondo di povertà, fame
e morte. È il punto d'incontro fra la Chiesa e D'Aubisson,
rappresentando la parte peggiore dell'umanità che si approfitta
delle situazioni tragiche per i propri tornaconti.
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D'Aubisson dimostra la sua devozione di fronte a Don Zauker |
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Padre Romero prima di essere abbandonato dal Vaticano |
Questo quarto volume è il migliore
dedicato al personaggio mai prodotto dagli autori, dietro ogni gag e
battute taglienti come rasoi troviamo una denuncia feroce ed
esplicita non solo al potere della Chiesa ma anche all'ambiguità
dell'ancora oggi amato Papa Wojtyla mostrando un fatto che viene
sempre comodamente omesso quando ne tessono le lodi. Infatti i Paguri
citano fonti storiche ben precise frutto di un attento studio
riportando lettere e discorsi dei protagonisti parola per parola, sia
nel caso del Papa, al tempo da poco insediato, sia in quello
dell'Arcivescovo Romero che con la sua battaglia contro la dittatura
ha ispirato la storia.
La prima edizione di questo volume è
ormai fuori catalogo ma tranquilli, per la gioia dei Donzaboys
Feltrinelli ha già provveduto a ristamparlo in un'edizione dal
formato più piccolo raccogliendola assieme ad “Habemus Papam”.
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