lunedì 23 marzo 2020

Don Zauker - Venga il mio regno


Pubblicato nel 2017 questo è il quarto volume di Don Zauker, anche in questo caso gli autori s'ispirano ad eventi realmente avvenuti dedicando una particolare ed attenta cura alla ricerca e ricostruzione dei fatti storici.

Un momento ispirato di
Don Zauker
Don Zauker assieme ai suoi orfanelli
Ambientato negli anni '80 in El Salvador, paese dalla storia travagliata e spesso ignorata, fatta di criminalità e sangue. I Paguri raccontano con il loro inconfondibile stile le crudeltà commesse dagli Squadroni della Morte durante la guerra civile in corso in quegli anni, il tutto con il beneplacito degli americani, che vedono nel leader del movimento Arena e capo degli Squadroni, Roberto D'Aubuisson,
Don Zauker ed il suo collaboratore colombiano Don Pablo

un valido alleato per bloccare i tanto odiati comunisti e quindi disposti a chiudere più di un occhio sulle stragi che compieva. E nell'indifferenza della Chiesa, rappresentata al tempo da Giovanni Paolo II°, pronta ad abbandonare e disconoscere nel più completo disinteresse i loro sacerdoti se non giudicati in linea con le loro priorità ed interessi.

Papa Paolo Giovanni II°
prende la sua decisione
Gli autori utilizzano un loro rodato metodo di narrazione inserendo ben tre linee narrative, nella prima e nella seconda vediamo delle alte cariche del Vaticano e Roberto D'Aubuisson che discutono sul comportamento di un prete che si muove in opposizione alla volontà della Chiesa.
E Don Zauker? È lì, in mezzo agli ultimi, i poveri e gli orfani, portando loro la parola del Cristo. Tramite lui ci viene mostrato quel mondo, un mondo di povertà, fame e morte. È il punto d'incontro fra la Chiesa e D'Aubisson, rappresentando la parte peggiore dell'umanità che si approfitta delle situazioni tragiche per i propri tornaconti.
D'Aubisson dimostra la sua devozione
di fronte a Don Zauker
Padre Romero prima di essere
abbandonato dal Vaticano
Questo quarto volume è il migliore dedicato al personaggio mai prodotto dagli autori, dietro ogni gag e battute taglienti come rasoi troviamo una denuncia feroce ed esplicita non solo al potere della Chiesa ma anche all'ambiguità dell'ancora oggi amato Papa Wojtyla mostrando un fatto che viene sempre comodamente omesso quando ne tessono le lodi. Infatti i Paguri citano fonti storiche ben precise frutto di un attento studio riportando lettere e discorsi dei protagonisti parola per parola, sia nel caso del Papa, al tempo da poco insediato, sia in quello dell'Arcivescovo Romero che con la sua battaglia contro la dittatura ha ispirato la storia.

La prima edizione di questo volume è ormai fuori catalogo ma tranquilli, per la gioia dei Donzaboys Feltrinelli ha già provveduto a ristamparlo in un'edizione dal formato più piccolo raccogliendola assieme ad “Habemus Papam”.

Nessun commento:

Posta un commento