Inizialmente non avevo
idea in che genere rientrasse questo volume pubblicato dalla Kappa
Edizioni. Autobiografico? Saggistico? Celebrativo? Leggendolo ho
capito che è tutto questo e molto di più.
La notizia della morte di Tezuka |
Il giovane Takao era un
normale
bambino energico e vivace che viveva in un isolato villaggio sulle montagne, la madre, figura molto presente nella sua vita, alimentava la sua passione per le storie spingendolo a leggere sapendo bene che era una cosa fondamentale specie nel periodo del dopoguerra, che ci viene mostrato solo marginalmente, ed in cui la scolarizzazione non era molto diffusa. Gli abitanti erano persone semplici e pragmatiche la cui vita era scandita dal moto delle stagioni e ritenevano che scuola e cultura non potevano aiutarli nel lavoro dei campi, Yaguchi racconta di non aver mai visto nessuno nel villaggio leggere un quotidiano o una rivista.
bambino energico e vivace che viveva in un isolato villaggio sulle montagne, la madre, figura molto presente nella sua vita, alimentava la sua passione per le storie spingendolo a leggere sapendo bene che era una cosa fondamentale specie nel periodo del dopoguerra, che ci viene mostrato solo marginalmente, ed in cui la scolarizzazione non era molto diffusa. Gli abitanti erano persone semplici e pragmatiche la cui vita era scandita dal moto delle stagioni e ritenevano che scuola e cultura non potevano aiutarli nel lavoro dei campi, Yaguchi racconta di non aver mai visto nessuno nel villaggio leggere un quotidiano o una rivista.
Con l'inizio della scuola
elementare continuò a leggere i fumetti e riviste scolastiche che la
madre, di tanto in tanto, gli procurava ma sarebbe stato solo quando
era in terza elementare nel 1948 che ricevette in dono un volume che
cambiò, senza esagerazioni, la sua vita. Era “Il caso
aerodinamico” di Tezuka ed era del tutto nuovo sotto ogni aspetto.
Il disegno. L'impostazione della tavola. La storia.
Il giovane venne
conquistato da quel modo nuovo di concepire il manga, ciò che lo
colpì era l'eleganza dei disegni unita ad un dinamismo che non aveva
precedenti e l'autore rende quella sensazione nell'unico modo
possibile: mostrandocelo.
L'auto in copertina, lanciata direttamente
verso il lettore, buca letteralmente la pagina travolgendolo. Come
dicevo poco sopra a conquistarlo contribuì si anche la storia, due
scuderie automobilistiche in competizione, ma anche gli studi
sull'aerodinamica dei protagonisti per conferire all'auto maggior
velocità ed aderenza. Fu la prima volta che vide la parola
“aerodinamica”, ad appassionarlo era anche il contenuto
scientifico reale e corretto che gli permetteva di osservare il mondo
che lo circondava con occhi diversi notando le differenze fra un auto
da corsa ed i camion che trasportavano legname verso Tokyio dalla
montagne, cassoni di legno squadrati che di sicuro non tenevano conto
della resistenza dell'aria in fase di progettazione.
Takao viene travolto dall'auto in copertina |
Con la lettura di
quell'unico volume diventò un grandissimo fan di Tezuka, isolato nel
suo villaggio non poteva sapere che con il suo stile innovativo
l'autore stava conquistando ogni ragazzino di Tokyo con tantissimi
manga, lo avrebbe scoperto solo quando un cugino sarebbe venuto a
trovargli per l'estate portando con se una copia di “Metropolis”.
Yaguchi parla attraverso il se stesso bambino direttamente al lettore
di quanto fu importante per lui “Metropolis”, delle sensazioni
che gli dette a livello emotivo ed artistico. Tezuka inseriva spesso
tematiche sulla salvaguardia dell'ambiente, sull'importanza della
vita, sui limiti che la scienza non dovrebbe superare per non
diventare dannosa per l'umanità unendo il tutto ad importanti temi
sociali.
Ancora una volta ebbe
spunti su cui riflettere appassionandosi alla scienza. E sempre di
più al disegno.
L'inizio della scuola elementare |
e l'inverno fosse un grande disagio, ci basti pensare che la neve raggiungeva svariate decine di centimetri d'altezza rendendo difficili gli spostamenti e le giornate noiose. Ricordiamo che erano case di legno prive di comodità come il riscaldamento e l'acqua corrente. Ciò che per noi è oggi scontato per lui era una nuova scoperta, come vedere il mare od un treno durante delle gite scolastiche o assistere alla proiezione di un film ad una fiera estiva di un villaggio vicino con un telo steso fra due alberi come schermo. Vivendo in un villaggio isolato non mancavano le
lunghe camminate per arrivare nel paese più vicino, a valle, dove di tanto in tanto si recava con i genitori e più grande da solo, sempre a piedi o in bicicletta, tutti i mesi per acquistare manga shonen che pubblicavano i fumetti ad episodi di Tezuka con i soldi guadagnati con il duro lavoro, soprattutto per un bambino, del trasporto della corteccia nei cantieri. A piedi ovviamente. Leggendolo mi sono sentito, per certi versi, un bambino privilegiato e mi tornavano alla mente alcuni dei racconti che mi facevano i miei nonni sulla loro vita.
La passione per Tezuka
permette all'autore di raccontare anche tanti aneddoti della società
in cui viveva e di quei tempi non necessariamente legati direttamente
a questa passione, me ne sono rimasti impressi due in modo
particolare. Il primo è il metodo di stampa che veniva utilizzato
negli anni '40, semplificando al massimo il discorso non tutti gli
editori potevano permettersi di stampare in tipografia e quindi
alcuni pagavano un operaio che incideva le lamine per la stampa
ricalcando la pagina, vedendone il risultato Takao rimase convinto
che c'era chi copiava lo stile del suo idolo sfruttandone il nome per
fare soldi e la cosa lo fece infuriare.
Il secondo è come di
tutti i disegni di Yaguchi, nonostante fosse un disegnatore
estremamente prolifico da ragazzo (soprattutto dei personaggi di
Tezuka, ovviamente), non ne sia sopravvissuto nessuno perché la
carta era riciclata... come carta igienica. Può sembrarci ridicolo e
buffo ma poiché utilizzare le foglie era molto scomodo una volta che
si erano seccate ogni foglio disponibile finiva in bagno, fossero
anche alcuni manga oppure i compiti in classe che gli erano
riconsegnati a fine anno. Questo fa riflettere l'autore di come
incida l'ambiente di provenienza, i disegni realizzati in giovinezza
da Tezuka sono sopravvissuti quasi tutti ed oggi sono giustamente
conservati in un museo mentre i suoi...
L'incontro con Tezuka alla premiazione del Premio Kodansha come miglior manga per ragazzi per "Sanpei" |
È quello che ho provato leggendolo ed è per questo che doveva essere il primo articolo in questo mio progetto.
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