mercoledì 6 settembre 2023

Wolverine - Arma X

 


“Arma X” è senza dubbio un grande classico della storia di Wolverine, pubblicata nel 1991 dal numero 72 al 84 su Marvel Comics Presents in episodi di otto pagine, tranne l'ultimo a cui era dedicata l'intera rivista, ne svelava il grande mistero dello scheletro e gli artigli di adamantio.

Logan è la cavia di una misteriosa organizzazione per un progetto mirato alla creazione di un soldato potenziato con ossa rivestite del metallo più resistente del mondo, nonostante lo shock porti in superficie il suo lato più bestiale l'enigmatico Professore, il capo del progetto, dopo aver scoperto che è un mutante con la straordinaria capacità di guarire lo vede come la potenziale macchina assassina perfetta e cerca di renderlo controllabile.

Questo capolavoro è frutto del lavoro di Barry Windsor-Smith, reso celebre per storie realizzate su Conan abbandonò il mondo dei comics nella prima metà degli anni '70 perché stufo di sopportare le serrate date di scadenza nel settore dedicandosi a progetti più personali maturando artisticamente. Sarebbe tornato alla Marvel quasi un decennio dopo, nonostante fosse ambito come disegnatore regolare delle testate più importanti si limitò a progetti che gli permettevano di mantenere l'altissima qualità del suo lavoro come storie autoconclusive, lo troviamo in alcune degli X-Men, e cover oppure lavorandoci con un grande anticipo. Infatti “Arma X” fu realizzato interamente prima di iniziare la serializzazione e Windsor-Smith si occupò non solo di storia e disegni, in cui tocca elementi visionari ed onirici, ma anche della colorazione.

Brutale è l'unica parola con cui si può descrivere.

Sangue e artigli 

Collegato a strumenti che possono accenderlo e spegnerlo a piacimento abbiamo la versione più selvaggia di Logan, non dice praticamente una parola, sempre nudo ed i capelli lunghi a ricordare una criniera la nudità ne evidenzia anche la vulnerabilità, è una semplice cavia per un esperimento senza nessun potere sulla sua vita ed il suo destino se non quello di essere usato, magari ammaestrato come una bestia da circo. E gli artigli, escono lentamente dalle mani coperti del suo stesso sangue dando l'idea del dolore dei tagli che lasciano al punto che lo sente anche il lettore.


Sinceramente non credo di aver mai visto tanto sangue in un fumetto di supereroi, nemmeno nel Punitore.

Ogni pagina è una vera opera d'arte ricca di dettagli meticolosi in ogni vignetta in cui cavi, tubi ed altre strumentazioni avvolgono e quasi sommergono Logan assieme alla sua umanità.

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