Può suonare strano da dire ma scienza e supereroi sono sempre andati a braccetto, basti pensare alle origini di alcuni di loro legate ad incidenti in laboratorio o esperimenti andati per il verso sbagliato. Dario Bressanini è un divulgatore scientifico con all'attivo diverse pubblicazioni ed anche grande appassionato del genere e realizza questo interessantissimo saggio in cui ne analizza il legame attraverso i decenni. Per farlo si serve di Doctor Newtron, eroe creato assieme al disegnatore Luca Bertelè con il potere di alterare i neutroni degli atomi come fosse un personaggio nato negli anni '40, immediatamente dopo la Seconda Guerra Mondiale, e sopravvissuto fino ad oggi nonostante varie vicissitudini editoriali. Ogni storia del volume rappresenta un periodo diverso utilizzando un linguaggio ed una narrazione dell'anno a cui è ispirata, compresa una in stile horror tipica degli anni '50, omaggiando alcuni dei disegnatori famosi del tempo e tante citazioni dedicate al mondo dei fumetti. Non mancano citazioni ad eventi scientifici e ricercatori, il nostro eroe era nello staff del Progetto Manhattan ed è amico e collaboratore di Enrico Fermi.
Ad intervallare le singole storie ci sono degli approfondimenti sugli eventi scientifici rivelanti in quel periodo, come i progressi negli studi sul vaccino per la polio, sui fumetti, gli autori ed eventi che gli hanno ispirati comprese notizie dedicate alla fittizia storia editoriale del Doc. E' in questi spazi che Bressanini racconta di come gli scienziati siano passati dall'essere dipinti come geni distratti o pazzi con manie di grandezza al diventare loro stessi supereroi, basti pensare ad Hank Pym, Reed Richards e soprattutto a Barry Allen, il secondo Flash.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale ed i risultati del team di scienziati del Progetto Manhattan la visione della società verso gli scienziati era cambiata e questa cosa si era riflessa nei fumetti, se prima la scienza non era un punto fondamentale delle storie arrivò a rivestire un ruolo importantissimo nelle loro avventure con spiegazioni corrette, per quanto stringate, di quei principi.
Le avventure del Flash della Silver Age ne sono l'esempio più plateale, le conoscenze scientifiche di Barry gli permettevano di affrontare nemici basati su qualche principio scientifico, ma ampi spazi ad esperimenti e spiegazioni erano dedicati anche in altre testate e rubriche. Queste davano ai fumetti una funzione didattica per mettere a tacere le associazioni di genitori che negli anni precedenti si erano sollevati contro i comics fomentatati da Fredric Wertham, nonostante articoli di scienziati più qualificati che ne confutavano le idee e i dati da lui riportati ma che non ebbero la giusta risonanza dai media.
Dalla Golden Age fino ai giorni nostri si ripercorre la storia di supereroi e scienza vedendo non solo come questa abbia influenzato in modo sempre più importante il genere ma anche il contrario, lo stesso Bressanini rivela che la sua passione per la scienza è nata dall'ammirazione per Reed Richcards ed anche altri colleghi e colleghe hanno avuto il suo stesso percorso.